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La felicità dell’ex Coman: “Meglio il Bayern Monaco della Juventus”

Il giovane attaccante francese, dopo la stagione positiva con la maglia del Bayern Monaco, non rimpiange di aver lasciato l’Italia: “In Germania mi trovo meglio e non devo dimostrare nulla alla Juventus”.
A cura di Alberto Pucci
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Quando è partito per trasferirsi a Monaco, nessun tifoso juventino si è strappato i capelli e immaginato che potesse diventare uno dei protagonisti principali della stagione bavarese. Kingsley Coman, arrivato in Germania la scorsa estate, ha però sbalordito tutti e messo la sua firma non solo sulla Bundesliga (campionato che Guardiola è ad un passo dal conquistare), ma anche e soprattutto sulla cavalcata in Champions League della formazione tedesca: ora in semifinale, dopo aver eliminato all'ultimo respiro proprio l'ex squadra del 19enne francese. A ripercorrere quei momenti palpitanti della sfida contro i bianconeri, ci ha pensato lo stesso Coman in un'intervista rilasciata al Guardian: "Quando ho fatto il mio ingresso in campo eravamo in un momento complicato – ha spiegato il giocatore – Nel calcio, però, mai mollare. Devi credere sempre in te stesso. Il momento più bello della mia carriera è stato senza dubbio l'assist a Muller per il 2-2. Il secondo quando ho realizzato la rete del 4-2 nei supplementari".

Meglio il Bayern Monaco

Kingsley Coman non prova rimorsi o rimpianti nei confronti della sua ex società: "Non mi sento in dovere di dimostrare qualcosa alla Juventus, perché conoscono bene le mie qualità – ha continuato il francese – Mi hanno visto in azione in allenamento e in qualche partita, dunque sanno perfettamente che giocatore sono. La verità è che la differenza tra Torino e Monaco è che ora gioco in una squadra che in permette di esprimermi meglio. Il Bayern ha un gioco che mi si addice e in Germania posso mostrare meglio le mie qualità". Dopo aver elogiato la Premier League ("Il campionato inglese è il più eccitante al mondo"), Coman ha anche dato il suo personale benvenuto a Carlo Ancelotti: "Con lui ho debuttato nel Psg e il suo arrivo è un bene per me e per il club. Non sarà, però, facile perché Guardiola è uno dei migliori allenatori del mondo, forse addirittura il migliore".

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