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Khedira e la baby Juve, finalmente Allegri può sorridere

Morata e Zaza, ma anche a Dybala, Pogba e addirittura l’esordiente Rugani. I giovani bianconeri hanno contribuito alla riscossa del tecnico che, dopo la vittoria nella seconda partita di Champions League, si gode anche il ritorno del tedesco ex Real Madrid.
A cura di Alberto Pucci
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Per la vecchia signora del calcio italiano, chiusa una porta si è riaperto un portone: quello della Champions League. Nulla è ancora compromesso in campionato, tanto meno in Europa dove ora i vice campioni guardano tutti dall'alto nel girone D (Manchester City compreso), grazie al 2-0 che ha steso Immobile e compagni. Uscita a pezzi dalla gita di Napoli, dove Insigne e Higuain l'hanno fatta sprofondare nella parte destra della classifica, la Juventus è così tornata a vincere davanti ai suoi tifosi mettendo in mostra quella cattiveria che, nelle ultime settimane, si era un po' persa per strada. Merito di Allegri, che è riuscito a rivitalizzare una formazione demoralizzata, e di alcuni giocatori che hanno dato nuova linfa alla manovra dei campioni d'Italia. La prova dei vari Morata, Dybala, Pogba, Zaza e anche dell'esordiente Rugani, ha fatto tornare il sorriso ai tifosi e messo in evidenza l'età media (di poco sopra ai 20 anni) della "meglio gioventù bianconera".

Il ritorno di Sami – A bocce ferme, e con tre punti d'oro in tasca, Massimiliano Allegri sarà contento anche dell'apporto di Sami Khedira. Il tedesco, che rientrava da un lungo stop per infortunio, è rimasto in campo per 75 minuti offrendo una prova più che positiva e rispedendo al mittente le accuse di giocatore ormai sul viale del tramonto. L'ex Real Madrid, al di là dell'ormai consueta prova positiva della vecchia guardia composta da Buffon, Barzagli, Chiellini e Bonucci, è stata la nota più lieta della serata dello "Stadium" insieme a Juan Guillermo Cuadrado: ormai punto fisso e inamovibile della nuova Juventus post Tevez, Pirlo e Vidal. La qualificazione al turno successivo di Champions League è ora a portata di mano. Il prossimo incontro, sempre a Torino e contro il Borussia M'Gladbach, potrebbe già risultare decisivo nell'economia del girone. Vincere anche contro i tedeschi, vorrebbe dire mettere più di un piede negli ottavi di finale e, magari, tornare a pensare al campionato dove, anche lì, servirà la forza e la spregiudicatezza dei giovani talenti bianconeri.

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