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Kasper sulle orme di papà Schmeichel, che storia questo Leicester

Il portiere del Leicester avrebbe potuto conquistare il titolo di campione d’Inghilterra nello stadio che vide il padre protagonista assoluto negli Anni ’90 ma ha atteso un giorno per far festa. Kasper è stato uno dei migliori in campo a Old Trafford e con una parata sontuosa su Depay ha salvato il risultato e il campionato.
A cura di Vito Lamorte
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Kasper Schmeichel, portiere del Leicester che lotta per il titolo in Premier
Kasper Schmeichel, portiere del Leicester che lotta per il titolo in Premier

Tutti avrebbero voluto vedere il Leicester City trionfare in Premier League all'Old Trafford ma il pareggio con il Manchester United ha tenuto ancora sospesa l'assegnazione del titolo, arrivata nel Monday Night grazie al pareggio del Chelsea col Tottenham (2-2). Una delle massime espressioni di questa splendida favola che si sta consumando Oltremanica è da ricercare nella storia dell'uomo che difende i pali della porta della squadra di Claudio Ranieri: Kasper Schmeichel. Il numero uno delle Foxes è uno dei protagonisti assoluti di questa stagione ed è impossibile non parlare di papà Peter, vero fuoriclasse con i guantoni degli Anni '90. Impossibile sfuggire al romanticismo se un figlio d'arte può vincere e emulare, almeno parzialmente, il padre.

Peter ha rappresentato una colonna nello spogliatoio del Manchester United: vincendo cinque Premier League, una Champions League e altri trofei, si è conquistato un posto come uno dei portieri più forti d'Europa di sempre. Per Kasper, essere figlio di Peter Schmeichel, non è stato facile e lo ha ammesso lui stesso: "Avere un padre del genere non ha aiutato la mia carriera, anzi forse è il contrario". "The Great Dane" è uno dei più grandi portieri della storia del calcio ma Kasper non ha mai mollato.

 

Viene tesserato dal Manchester City proprio nell'estate in cui il padre smette e poi inizia una girandola di prestiti tra Galles, Scozia e Inghilterra prima di tornare alla corte dei Citizens nel 2007/2008, ritornare a giocare fuori per un altro anno e poi decidere di cambiare aria definitivamente. Le sue tappe successive sono Notts County e Leeds United, due società con una storia e un fascino, ma oltre alla continuità non c'è molto. Allora nel 2011 si trasferisce al Leicester City, voluto da Sven-Göran Eriksson, già suo allenatore ai tempi del Manchester City.

Nelle Foxes diviene titolare inamovibile e anche grazie alle sue ottime prestazioni vince la Football League Championship 2013-2014 ottenendo la promozione in Premier League. È titolare inamovibile da ormai tre stagioni e sta continuando il suo percorso di crescita sportivo. Il giovane Schmeichel vedrà sempre l'ombra di suo padre alle spalle e, probabilmente non avrà mai la sua esplosività, la sua presenza e la sua mostruosa forza fisica, ma è un portiere solido, affidabile, con quella sana pazzia che ogni numero 1 deve avere, e ha mostrato ottime doti di leadership per il reparto difensivo soprattutto nell'ultima stagione.

Nella gara contro la squadra di Louis Van Gaal Kasper è stato un vero e proprio eroe effettuando diverse parate e un salvataggio da vero fenomeno su Memphis Depay a pochi minuti dalla fine. L'eroe del giorno per le Foxes è Kasper Schmeichel che dopo il gol subito da Martial ad inizio gara non ha smesso un attimo di richiamare all'attenzione i suoi compagni di reparto e ha sempre tenuto l'attenzione sopra la soglia massima.

Gli anni della gavetta sono stati difficili e sentirsi etichettato come "figlio di" lo hanno invogliato ad affinare la sua tecnica e gli hanno permesso di sviluppare una mentalità da vero guerriero. È diventato il numero 1 indiscusso della Nazionale danese e poteva diventare il portiere campione d'Inghilterra nello stadio che ha ammirato per diversi anni le gesta di suo padre ma, purtroppo, non è stato così. Il Leicester dovrà aspettare il risultato di Tottenham-Chelsea o attendere un'altra settimana per potersi consacrare nella storia del calcio inglese e permettere a questo ragazzo di potersi scrollare da dosso questo peso che lo accompagna dall'inizio della sua carriera professionale ma l'attesa sta per finire. Il sogno è lì, a due passi, ora bisogna solo afferrarlo. C'mon Kasper!

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