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Juventus, zero tiri in porta. Allegri litiga in tv con Sacchi (FOTO)

Sconfitto a Madrid, il tecnico replica all’ex ct: “Tu guardi un’altra partita… abbiamo due visioni del calcio diverse e forse tu ami di più l’Atletico Madrid per come gioca”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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allegri calderon

La Juventus esce sconfitta dal Vicente Calderon, e si riavvicinano le ombre sulle prestazioni europee dei bianconeri in Europa. Certo, perdere contro l'Atletico Madrid, campione di Spagna nonché vice-campione d'Europa in carica, ci può stare. Ma se si prende come dato lo zero alla voce "tiri in porta" da parte dei bianconeri (non accadeva dal 2006, contro l'Arsenal), e che si tratta della quarta sconfitta fuori casa nelle ultime cinque gare esterne di Champions League, allora la gara è un chiaro segnale agli addetti ai lavori: se in Italia non c'è storia, in Europa la Juventus è ancora lontana dall'essere una grande squadra. Ed Allegri, dopo un inizio di stagione spumeggiante (sei vittorie in sei partite tra campionato e Champions League), adesso finisce al centro delle polemiche in occasione della prima sconfitta stagionale. Il nervosismo è stato palese quando a fine gara, intervistato su Canale 5, ha dato vita ad un battibecco con Arrigo Sacchi, che dagli studi Mediaset criticava come la Juventus avesse giocato, a suo avviso, per il pareggio.

"Io e te non ci troviamo mai d'accordo", ha ribattuto prontamente Massimiliano Allegri, "oppure tu guardi un'altra partita. Credo che forse noi due abbiamo visioni del calcio diverse e forse tu ami di più l'Atletico Madrid per come gioca", ha continuato il tecnico bianconero. Un nervosismo che poi viene subito stemperato: "Noi abbiamo giocato per cercare di vincere, anche se non ci siamo riusciti. Credo che abbiamo fatto bene a livello tecnico, abbiamo concesso poco all'Atletico Madrid, anche se non è facile giocare contro di loro. Si difendono bene senza lasciare spazi, abbiamo avuto qualche occasione potenzialmente pericolosa, ma abbiamo sbagliato i passaggi, prendendo gol su un nostro errore". Ma la sensazione è che la Juventus abbia ancora un "mal d'Europa". La quinta sconfitta consecutiva in una trasferta di Champions League non arriva per caso: certo, lo scorso anno sedeva in panchina Antonio Conte, ma il dato di fatto dice che la Juventus non vince fuori casa, in Champions League, dal 12 febbraio 2013: Celtic-Juventus 0-3, negli ottavi di finale dell'edizione 2012/2013. Poi sono seguite una sconfitta nella stessa edizione (2-0 dal Bayern Monaco), un pareggio (1-1 a Copenaghen lo scorso anno) e tre sconfitte (2-1 dal Real Madrid ed 1-0 dal Galatasaray lo scorso anno, più quella odierno al Vicente Calderon).

Ma ora è già tempo di lasciarsi questa sconfitta alle spalle. Domenica alle 18 arriva la Roma di Rudi Garcia allo Juventus Stadium: giallorossi che, come i bianconeri, hanno fatto cinque su cinque in campionato, ed in più sono galvanizzati dall'ottima prova di Champions League disputata ieri a Manchester, dove la squadra capitolina ha imposto l'1-1 al temutissimo Manchester City. "Arriviamo bene a questo scontro diretto", ha spiegato ancora Allegri, "non è certo la sconfitta di stasera che cambia il nostro umore. Certo, siamo arrabbiati per il risultato di oggi, perché in caso di vittoria avremmo potuto mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno. Ci proveremo nelle prossime quattro partite". Anche perché la sconfitta dell'Olympiakos in Svezia contro il Malmoe per 2-0 ha complicato le cose: ora nel girone le quattro squadre sono tutte a quota tre punti. Sbagliare nelle prossime gare, potrebbe pregiudicare gli ottavi di finale.

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