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Inchiesta sui presunti rapporti 'ndrangheta - Juve

Juventus, Uva si scaglia contro l’Antimafia: “Sta facendo un processo mediatico”

Il direttore generale della Federcalcio, ha commentato la bufera che si è alzata intorno alla Juventus e al suo presidente: “Questo processo non fa bene nè al calcio, nè tantomeno all’Italia”.
A cura di Alberto Pucci
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A pochi giorni dalle insinuazioni e dalla pubblicazione degli stralci delle intercettazioni telefoniche di Andrea Agnelli, l'inchiesta relativa ai biglietti che sarebbero stati forniti dalla Juventus ad alcuni gruppi malavitosi presenti nella curva bianconera, è nuovamente tornata a far discutere. A prendere la parola e a lanciare delle accuse particolarmente pesanti, è stato il direttore generale della Figc, Michele Uva. In occasione della sua trasferta a Palermo, per la gara tra l'Italia e l'Albania, il dg ha usato toni forti contro l'Antimafia: "Su questa vicenda non siamo preoccupati, noi dobbiamo occuparci della giustizia sportiva – ha spiegato Uva – Mi sembra, però, che si stia facendo un processo mediatico e questo non fa bene nè al calcio, nè tantomeno all'Italia. Il calcio dà esposizione mediatica e questo è quello che sta accadendo in questo momento. Juventus? Ci sono state delle attività che si sono svolte. C'è in atto una attività penale verso alcune persone dove la Juventus non esiste, non è coinvolta. ".

La risposta di Rosy Bindi

"Mi sembra che si stia alzando troppo il volume su una cosa banale e penso che i problemi dell'Italia e della Commissione Antimafia dovrebbero essere rivolti verso attività ben diverse da quelle dei biglietti ad una curva", ha continuato il dirigente della Federazione. Ad indignarsi per prima delle parole di Michele Uva, è stato il presidente della Commissione Antimafia: "La Commissione parlamentare Antimafia non fa processi, men che meno mediatici – ha risposto duramente Rosy Bindi – Di questo si cerchino altrove le responsabilità. Preoccupa che il direttore generale della Federcalcio ritenga che ciò di cui ci stiamo occupando non sia una cosa seria. Ciò che fa male all'Italia sono le mafie, anche quando si infiltrano nello sport e la sottovalutazione di questo fenomeno.  L'inchiesta della Commissione proseguirà a tutto campo".

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