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Juventus: sì, questo Buffon è da Pallone d’Oro

Il capitano bianconero sta concludendo la stagione in crescendo. Anche contro il Napoli è risultato decisivo per la vittoria in campionato e si prepara da protagonista a sfidare sua maestà Messi. “In una partita secca non sempre vincono i più forti – rilancia Buffon -. Abbiamo una grandissima difesa e renderemo difficile la vita ai loro attaccanti”. Se la Juve dovesse trionfare a Berlino, a quel punto la candidatura di Buffon diverrebbe davvero pesantissima. E il giusto coronamento di una carriera unica.
A cura di Alessio Pediglieri
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Se si deve ragionare con la testa, facendo parlare i numeri, i record, i gol e quant'altro, a prescindere come andrà a finire la finale di Berlino, il prossimo Pallone d'Oro avrebbe già il suo padrone che si chiama Leo Messi. Quello che la Pulce è riuscito a compiere fino ad oggi ha dell'incredibile e anche mettendo a confronto i dati dell'argentino con il resto del Mondo non c'è nessuno che gli regga testa, nemmeno sua Maestà Cristiano Ronaldo. Figuriamoci i giocatori della Juventus che, bontà loro, sono riusciti già in una impresa storica, rivincendo per il quarto anno consecutivo il campionato, trionfando in Coppa Italia e strappando con merito la finale di Berlino. Eppure, se anche il prossimo 6 giugno, ci fosse l'ennesimo miracolo sportivo con la vittoria bianconera c'è chi in squadra potrebbe davvero ambire al massimo trofeo personale nella carriera di ogni giocatore.

Chi potrebbe a quel punto vincere il Pallone d'Oro sarebbe Gianluigi Buffon, il portiere della Juventus autore di una stagione importante, decisivo con le sue parate sia in Italia che in Europa, capitano dei bianconeri, unico reduce della finale del 2003, campione del Mondo 2006 e icona del mondo juventino. Un totem del nostro calcio di spessore internazionale a discapito dei 37 anni compiuti a gennaio, pronto a continuare a indossare la maglia bianconera e della Nazionale almeno fino ai prossimi Mondiali del 2018. Inossidabile, con numeri da campione che parlano per lui, come le sue parate e la sua leadership sia dentro che fuori dal terreno di gioco.

La sfida di Gigi al Barcellona. Il conto alla rovescia per la finalissima di Berlino è partito, i blaugrana partono favoriti ma Buffon mostra fiducia e determinazione: "Ci vogliamo giocare le nostre carte senza tirarci indietro. In una partita secca non sempre vincono i più forti: contano bravura e fortuna. La Juventus ha una grandissima difesa e renderemo difficile la vita ai loro attaccanti".

Contro il Napoli nel match allo Stadium che al 90′ ha scatenato la gioia dei tifosi bianconeri per il double Scudetto-Coppa Italia, Buffon è stato ancora una volta assoluto protagonista, prima parando un rigore a Insigne (poi segnato su ribattuta da Diego Lopez), poi negando ai partenopei di passare in vantaggio con interventi strepitosi coronati dal gol partita di Sturaro. E anche in Champions, quando la storia ha chiamato, Buffon non ha mai tradito: certo, l'obiettivo del Pallone d'Oro è quasi utopia vista la storica reticenza nel premiare i portieri. L'ultimo e l'unico è ancora Jascin, poi non c'è riuscito più nessuno nemmeno Neuer, campione del Mondo in carica e autore di un Mondiale strepitoso e superato sul podio dai soliti noti, Cristiano Ronaldo e Messi.

A provare a far riflettere le luci della ribalta sul capitano bianconero è sceso in campo anche Mister Allegri, sottolineando l'importanza e la straordinaria annata di Buffon: "Di portieri non parlo mai, però di Buffon mi fa piacere parlare, perché, oltre a essere un grande professionista, Gigi ha grandi valori e credo che si meriterebbe un Pallone d’oro. Difficilmente un portiere come lui potrà rinascere nel corso degli anni". Eppure per vedere Buffon col Pallone d'Oro in pugno il prossimo 6 giugno dovrebbe accadere l'impossibile, con la Juventus trionfare in Champions alzando il Triplete, con il portiere che riesce a fermare Messi e i marziani del Barcellona. E forse non sarebbe nemmeno sufficiente se tornando indietro di qualche anno, nemmeno da Campione del Mondo Buffon riuscì ad alzare il trofeo, giungendo secondo dietro capitan Cannavaro.

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