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Juventus, Mandzukic l’insostituibile: “Porto la passione dei tifosi in campo”

Il gigante croato è il nuovo idolo dei tifosi e un elemento imprescindibile nel 4-2-3-1 di Allegri. Meno gol rispetto al passato con il Bayern ma più sostanza, sacrificio e dinamismo in campo: “Provo a giocare per la Juve con la stessa passione che i tifosi mostrano nel supportare il club”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una delle chiavi di volta della nuova Juventus targata Massimiliano Allegri è Mario Mandzukic, il bomber croato capace di ritagliarsi uno spazio sempre più insostituibile tra l'unidici titolare bianconero. L'allenatore toscano ha saputo gestirne le qualità, sfruttandole al massimo e lavorando anche sulla mentalità dell'ex Bayern Monaco che si è ritrovato ad essere un elemento cardine se non dell'attacco juventino, della doppia fase difensiva-offensiva sulla fascia. Malgrado il suo fisico possente e una carriera che sottolinea la sua vena micidiale in area avversaria nel fare gol.

Una carriera da bomber – Se si pensa a Mario Mandzukic si pensa al gigante croato che in Bundesliga faceva crollare i muri difensivi avversari sotto colpi di bazzoka. Un bomber di razza, possente, capace di tecnica individuale sufficiente a mettersi sempre nella condizione migliore per segnare. Con il Bayern Monaco, l'attaccante corato ha spesso e volentieri superato abbondantemente la doppia cifra di realizzazioni stagionali, e nell'anno del Triplete bavarese era il terminale offensivo sul quale la squadra faceva riferimento quasi assoluto.

Un campione pronto a reinventarsi – Adesso alla Juventus i tempi sono cambiati, quasi radicalmente: Mandzukic gioca molto più lontano dalle aree avversarie, vede la porta molto meno, defilato sulla fascia per favorire la punta centrale Higuain e l'inserimento di Dybala e dei centrocampisti. Ma del gigante croato è rimasta la possenza, la qualità e la tecnica, alle quali si sono aggiunte doti quasi inaspettate: lo spirito di sacrificio e una intelligenza tattica uniche.

L'intuizione di Allegri – Per Max Allegri, Mandzukic è diventato così il punmto imprescindibile del suo 4-2-3-1, con il croato ben disposto a correre per tutta la lunghezza della fascia, dando mano concreta al centrocampo e soprattutto alla linea difensiva nei momenti che contano. Come nel doppio confronto con il Barcellona nei quarti di Champions: se l'armata azulgrana non ha perforato la difesa bianconera lo deve anche a Mandzukic spesso dedicatosi alla fase difensiva come esterno basso aggiunto, senza disdegnare ripartenze e rilanci per i compagni.

Pochi gol tanto sacrificio – E anche se il gol al Genoa, è semplicemente l'ottavo stagione, al gigante croato si deve gran parte dei risultati ottenuti fin qui sia in Italia che in Europa. Perché con Mandzukic in campo la squadra sa perfettamente di poter contare su un elemento di assoluta esperienza e pronto a dedicarsi alla causa comune. Mario Mandzukic incarna comunque alla perfezione lo spirito dei tifosi della Juve. E dopo l'ennesima prestazione super, contro il Genoa, l'attaccante croato ha scritto un messaggio chiarificatore: "Provo a giocare per la Juve con la stessa passione che i tifosi mostrano nel supportare il club e questo rende i momenti come questo così speciali per me".

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