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Juventus, Dybala: “Messi? Ha vinto tanto, spero di farlo anch’io”

Dopo la vittoria di Reggio Emilia, l’attaccante argentino ha parlato del suo momento magico, del paragone con la “Pulce” e rivelato dove tiene i palloni delle triplette: “Sono tutti sul divano di casa, se non li ha presi mia mamma sono ancora lì”.
A cura di Alberto Pucci
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L'uomo del momento, in casa bianconera, è senza dubbio Paulo Dybala. Se la squadra di Allegri è riuscita a battere anche il Sassuolo, lo deve soprattutto alla giornata di grazia della "Joya": autore dei tre gol che hanno regalato la vittoria ai campioni d'Italia. Rispetto alla scorsa stagione, dove aveva messo a segno complessivamente 19 reti, l'attaccante argentino è partito a razzo ed è già in doppia cifra in appena sei partite ufficiali. Intervistato da JTV, il canale tematico della Juventus, l'ex Palermo ha raccontato il suo momento magico: "I gol che ho fatto sono stati tutti belli, anche se ne ho segnato di meno belli – ha esordito il 23enne di Laguna Larga, intercettato nel backstage della foto ufficiale della squadra bianconera – Mi piacciono perché sono stati tutti preziosi, ma l’importante è che servano ad aiutare la squadra".

Le sfide con Pjanic e il paragone con Messi

"La punizione di Reggio Emilia? Mi alleno tutti i giorni e mi diverto a sfidare Pjanic in allenamento – ha continuato Dybala – Per ora sono in vantaggio io, ma non devo sottovalutarlo perché è bravissimo e calcia punizioni incredibili". Anche grazie ad una delle sue magiche traiettorie, l'argentino ha segnato la sua seconda tripletta stagionale, dopo quella di Genova. Un piccolo record, che gli ha permesso di portarsi a casa il pallone del Mapei Stadium: "Dove tengo i palloni delle triplette? A casa, sul divano. Se non li ha presi mia mamma sono ancora lì". Accostato a Messi, l'ex Palermo ha poi allontanato il paragone e applaudito i tifosi di Reggio Emilia: "Messi ha la sua storia e i suoi gol. Io ho la mia. Siamo due giocatori diversi. Lui ha vinto tanto e spero di poterlo fare anche io. Mi hanno fatto piacere gli applausi di tutto lo stadio – ha concluso – Io faccio il massimo nel rispetto dei compagni e degli avversari e voglio far divertire la gente".

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