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Juventus, De Ceglie: “Ultimo anno è stato un incubo. Niente rancore”

Il terzino di Aosta lascia il club bianconero dopo 22 anni: “Durissimo finire fuori squadra.La mia Juve non è quella di quest’anno, è quella degli scorsi 21 anni. Inutile dirlo: farò sempre il tifo per i bianconeri”.
A cura di Vito Lamorte
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È stato un anno buio per Paolo De Ceglie: ai margini del progetto Juventus, messo fuori squadra e costretto ad allenarsi con la Primavera di Fabio Grosso, l'ex laterale si è congedato dal club bianconero dopo 22 anni. In un'intervista a La Gazzetta dello Sport l'ex terzino della Juventus ha dichiarato: "L’ultimo anno di Juve è stato un incubo, finire fuori squadra ha fatto davvero male. Non sono un viziato che rifiutava le cessioni. È mancata un'intesa sul mio futuro". L'addio di Paolo De Ceglie permetterà al club bianconero di risparmiare i soldi dell'ingaggio del giocatore, che era ai margini del progetto tecnico e che percepiva uno stipendio di 1,5 milioni di euro. Il terzino di Aosta ha continuato a lavorare con la Primavera altrimenti sarebbe rimasto fermo totalmente:

Difficile vivere da separato in casa. Devo ringraziare Fabio Grosso (ex tecnico della Primavera) che mi ha permesso di aggregarmi ogni giorno alla Primavera. Ho giocato qualche amichevole ma nulla più. Nonostante un anno fermo posso dire di essere ancora in forma, anche se devo ammetterlo sia stato difficilissimo. Senza giocare, senza la possibilità di giocarsi un posto non lo auguro a nessuno: è un vero e proprio incubo.

C'è tanta delusione ma De Ceglie non porta nessun rancore nei confronti della sua ex squadra e si congeda dalla Juve così:

È vero, non mi aspettavo di finire in una situazione simile ma giuro che non ho rancore. Mi si stacca un pezzo di cuore ad andar via da qui. La mia Juve non è quella di quest'anno, è quella degli scorsi 21 anni. Inutile dirlo: farò sempre il tifo per i bianconeri.

Adesso la carriera calcistica dell'ex terzino di Parma, Genoa e Olympique Marsiglia potrebbe continuare oltre l'oceano: "L'America può essere una soluzione per un viaggiatore come me". Infine De Ceglie commenta le prestazioni del brasiliano Alex Sandro e la possibilità che vada via per una cifra monstre (si vocifera di un'offerta del Chelsea di 70 milioni di euro) ma l'ex terzino ammette che il club bianconero è solito muoversi in questo modo:  "È un mostro, ma certe operazioni sono nella storia della Juve…".

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