64 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Juventus capolista: l’euforia bianconera raccontata da Tony Damascelli

Da sempre attento conoscitore delle vicende juventine, Tony Damascelli ci regala una fotografia dello stato attuale della squadra di Antonio Conte e del clima che si respira a Torino.
A cura di Alberto Pucci
64 CONDIVISIONI
Juventus vs Lazio - Serie A Tim 2011/2012

Spinta dall'eccitazione di vincere uno scudetto imprevisto, quanto meritato, la "vecchia signora" del nostro calcio vola verso il traguardo finale. Ancora poche settimane d'attesa e, Milan permettendo, sapremo se la Torino bianconera potrà festeggiare il suo ventottesimo tricolore. Per parlare della cavalcata bianconera, Fanpage ha incontrato Tony Damascelli, prestigiosa firma de Il Giornale.

AP: Salve Damascelli, qual'è il clima che si respira a Torino?

TD: C'è un clima euforico in città. I tifosi si sentono in paradiso e non si aspettavano che la Juventus raggiungesse questi risultati: imprevisti ed imprevedibili. Euforia, ma allo stesso tempo, anche prudenza perchè il titolo è vicino ma non ancora vinto e  perché le vicende degli ultimi anni hanno suggerito al popolo bianconero di tenere i piedi per terra ed aspettare a festeggiare.

Juventus vs. Napoli - Serie A Tim 2011/2012

AP: Dovessimo dare delle percentuali alla straordinaria stagione bianconera, lei come le distribuirebbe?

TD: Direi che Antonio Conte è il principale artefice di quest'annata. A lui darei il 50% di merito. Ai giocatori il 40% e alla società la percentuale rimanente.

AP: Escludendo l'allenatore, qual'è secondo lei la sorpresa più grande di questa stagione bianconera? Si è parlato molto di Vidal, per esempio.

TD: Le sorprese sono molte. Vidal è una di queste, anche se il giocatore si era già imposto in Bundesliga e molti già conoscevano le sue qualità. Le sorprese sono arrivate da giocatori che avevano bisogno di maturare e crescere, come ad esempio De Ceglie. Una sorpresa, non per me a dire la verità, è stato Caceres che l'anno scorso la dirigenza liquidò troppo in fretta e che quest'anno, per fortuna, è stato ripreso. C'è la maturazione di Marchisio. Sono state molte le sorprese. La Juventus è una squadra che sta crescendo in tutti i reparti: dal numero uno fino all'ultima delle riserve

Alessandro del Piero

AP: Parliamo di Alessandro Del Piero. Quanto potrà dare ancora alla squadra, in questo rush finale, e quante possibilità ci sono che rimanga in bianconero?

TD: Del Piero è stato decisivo contro la Lazio e sarà sicuramente importante in quest'ultima fase di campionato. Conte lo ha risparmiato per buona parte della stagione ed ora lo ha rispolverato in un momento del campionato dove compagni e avversari sono stanchi. Per quanto riguarda il futuro di Del Piero, sarà soltanto lui a decidere. Se rimarrà a Torino, nonostante l'euforia dei tifosi che vorrebbero vederlo in campo in eterno, secondo me commetterà un errore. A 38 anni deve fare una scelta e capire se è meglio per lui giocare spiccioli di partita in Champions ed in campionato, piuttosto che provare nuove esperienze, magari all'estero. Ricordo che Platini si è ritirato a 32 anni, Zidane a Madrid si è ritirato a 34: i grandi campioni devono andare via quando la sala è ancora piena di amici.

Gianluigi Buffon

AP: Quali sono le possibili trappole per la Juventus, da quì alla fine del campionato?

TD: Le trappole sono nella Juventus. Il campionato ha dimostrato che i problemi non arrivano dagli avversari ma dal calo di concentrazione che le squadre possono avere durante l'anno. E' successo all'Inter, che si è disunita dopo le vittorie di Ranieri, cadendo in picchiata e rialzandosi soltanto dopo l'arrivo di Stramaccioni. Il Milan stesso ha avuto partite complicate che ha ripreso per i capelli, vedi per esempio Udine, da lì è ripartita la sua rinascita. Adesso sta accusando ancora una sorta di flessione ed ha vinto a Verona faticando molto. Se la Juventus continuerà, come credo, a questi livelli non ci saranno trappole e arriverà fino alla fine. A meno che, in determinate partite come con la Roma o contro il Lecce stesso, non riaffiori quella tensione emotiva che, in parte, si è già vista nel match contro la Lazio.

64 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views