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Juventus: Buffon da Pallone d’Oro, l’ultimo elogio di Andrea Agnelli (foto)

Nel giorno dei rinnovi del contratto da parte del numero 1 bianconero (fino al 2017) e di Giorgio Chiellini (fino al 2019) il presidente juventino rilancia la sua personale candidatura al pallone d’oro del portiere, per nulla inferiore a Neuer.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' stata una giornata di grandi movimenti di mercato in casa bianconera con i rinnovi importantissimi di Gigi Buffon e Giorgio Chiellini, due pilastri di una squadra che non accenna a lasciare spazio ad avversari in campionato e che vuole maledettamente trovare anche la quadratura del cerchio in Europa. Il portiere dei bianconeri e della Nazionale ha prolungato il proprio amore alla Vecchia Signora fino al 2017, a ridosso dei Mondiali in Russia del 2018 obiettivo finale di una carriera che ha conosciuto più soddisfazioni che delusioni. Fino al 2019 invece la ‘promessa' di Giorgio Chiellini che così preannuncia come la Juventus possa essere di fatto la sua ultima società calcistica con cui chiudere l'avventura sportiva. Ma non c'è stato spazio solamente per le strette di mano e per le firme nero su bianco nei contratti. In casa Juve il presidente Andrea Agnelli non ha lesinato elogi nei confronti dei due giocatori e soprattutto sul numero 1 bianconero ha pronunciato la parola "Pallone d'Oro", l'unico trofeo che Buffon avrebbe dovuto ricevere almeno una volta in carriera e che mai gli è stato tributato.

L'ultimo degli immortali bianconeri. Il presidente bianconero Andrea Agnelli ha ricoperto di elogi il numero uno bianconero investendolo della carica più grande. Non solo come numero uno senza eguali al mondo ma anche come calciatore che meriterebbe di essere inserito almeno tra i finalisti del prossimo Pallone d'oro 2014: "Mi sembra strano che uno come Neuer possa vincere il Pallone d'oro e Buffon no, Gigi per me lo meriterebbe". Un pensiero condiviso da moltissimi tifosi e sostenitori juventini che negli anni hanno saputo amare e apprezzare le doti – non solo calcistiche – di un professionista che oggi ha al braccio la fascia da capitano ereditata da Del Piero. Un giocatore che si è votato alla causa bianconera in tempi non sospetti e che ha certificato il proprio amore per la Juventus negli anni più terribili della storia del club torinese, nel post Calciopoli. Quando a seguito dei verdetti della giustizia sportiva la Juventus precipitò in Serie cadetta, Gigi Buffon non fu tra quelli (un nome su tutti Zlatan Ibrahimovic che passò all'Inter di Mancini) che abbandonò la barca biancoenra che stava facendo acqua da tutte le parti. Restò, insieme ad altri tra cui lo stesso Del Piero e la traghettò immediatamente nei mari sicuri della Serie A. Da allora e ancor più oggi senza il Pinturicchio in squadra, Buffon è uno degli ultimi grandi punti di riferimento di una Juventus risorta dalle proprie ceneri e votata nuovamente alla vittoria.

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