Juventus, Buffon alza l’asticella: “Scudetto e quarti di Champions League”
La festa c'è stata, anche se in parte macchiata dalla zampata finale di Luca Antonini. La vecchia signora è tornata da Genova con le ossa rotte ma, in casa Buffon, l'allegria per la celebrazione di Marassi non è ancora svanita. Il portierone della Juventus e della Nazionale, nella triste serata di Genova, ha tagliato l'importante traguardo delle 500 partite con la maglia a strisce bianconere: un record che Gigi avrebbe voluto festeggiare in campo con vittoria e tre punti utili per la corsa Scudetto. Persa l'occasione di spegnere le candeline al "Ferraris", Buffon si è dovuto accontentare di condividere la sua gioia con quei tifosi che, questa mattina, hanno coinvolto il portiere in un "botta e risposta" via Twitter. Organizzato dal club campione d'Italia, il "Q&A" con Buffon ha coinvolto molti sostenitori bianconeri. Subito dopo l'allenamento, infatti, il numero uno della Juventus si è fermato a "cinguettare" con i tifosi, rispondendo alle curiosità degli appassionati juventini.
Tricolore ed Europa – Nel giro di poco tempo, l'hashtag #AskBuffon si è rivelato tra i più cliccati. Per Buffon è stata un'ottima occasione per ribadire sogni e progetti della squadra di Massimiliano Allegri: "In campionato puntiamo a rivincere lo Scudetto – ha twittato il portiere – In Champions League, invece, vogliamo arrivare almeno ai quarti di finale. Cosa darei per vincere in Europa? 200 delle 500 presenze che ho appena raggiunto!". La chiacchierata virtuale con i tifosi, ha poi toccato altri aspetti curiosi: "La partita di Champions League, che ricordo con più piacere, è la semifinale contro il Real Madrid. Chi temo di più, in caso di rigore, tra Messi e Cristiano Ronaldo? Non è il calcio di rigore il problema – scherza Gigi – Non avendo mai giocato con Messi direi il portoghese. Della mia carriera non cambierei, niente anche se ci sono state decisioni difficili da prendere. La battuta d'arresto con il Genoa, nonostante le 500 presenze, è stata dolorosa. E' così per ogni sconfitta". Un Gigi Buffon in grande forma, davanti alla tastiera e anche davanti all'impietosa telecamera: testimone fedele delle stonature del portiere durante l'inno della Juventus.