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Juventus al lavoro per convincere il Real Madrid. L’obiettivo è tenere Morata

Sull’attaccante spagnolo, che ha permesso ai bianconeri di affondare Ancelotti e arrivare in finale, c’è sempre l’opzione di “recompra” a favore delle merengues. Beppe Marotta lavora per tenersi stretto il giocatore e metterlo a disposizione di Allegri anche nella prossima stagione.
A cura di Alberto Pucci
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E adesso chi lo ferma più? Dopo il gol del pareggio che ha permesso alla vecchia signora di volare a Berlino, Alvaro Morata è certamente l'uomo del giorno in casa Juventus. L'attaccante spagnolo, cresciuto proprio nella "cantera" del Real Madrid, ha dimostrato di essere un giocatore decisivo anche in ambito europeo contribuendo alla cavalcata della squadra di Max Allegri. Ora, però, insieme al momento più bello della stagione arriva anche quello più difficile per il giovane fenomeno iberico: quello di capire e decidere quale sarà il suo futuro. Il difficile match ora si sposta sulle scrivanie delle due società. Beppe Marotta, nel felice post gara di Madrid, stato chiaro: "Vogliamo tenerci il giocatore e non dare seguito alla clausola di riacquisto a favore del club spagnolo". Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il Real Madrid che, dopo l'exploit del ventiduenne, vorrà sicuramente dire la sua.

Forte del vincolo contrattuale, siglato la scorsa estate, la società di Florentino Perez continua ad avere un posto in prima fila per Morata. Il documento firmato dai due club, infatti, prevede che il Real possa esercitare, al termine di questa stagione o della prossima, un'opzione per il riacquisto a titolo definitivo del calciatore. Intervistato da Sky, subito dopo la semifinale di ritorno, Beppe Marotta ha fatto il punto della situazione: "Col Real Madrid abbiamo un buon rapporto e quello che conta è la volontà del giocatore. Morata ha manifestato più volte la volontà di rimanere con noi e cercheremo di togliere questa clausola del "recompra" – ha dichiarato il direttore juventino – I suoi gol nelle due partite? E’ il bello del calcio, ha affossato la squadra da cui veniva". Una doppia "vendetta" quella del giovane attaccante. Nei confronti di Ancelotti, che ha creduto poco in lui nella passata stagione, e nei confronti dello stesso club madrileno che ha avallato la sua cessione a cuor leggero.

Rincorso dai giornalisti di mezza Europa, Alvaro Morata ha parlato a caldo di ciò che ha combinato. Nonostante la sua età, l'attaccante si è reso conto di averla fatta grossa con i due gol che hanno "matato" gli ormai ex campioni d'Europa: "Quando sono entrato in campo non ho pensato agli amici – ha rivelato il 22enne alla Gazzetta dello Sport – E' stata una serata strana per me. Ovunque guardavo vedevo facce amiche. Non ho neanche esultato e non lo farei altre mille volte. Sono un giocatore della Juve e ho fatto solo il mio lavoro. I fischi non li ho sentiti, ma mi sento a posto con la coscienza perché ho sempre fatto tutto con il massimo rispetto. Negli spogliatoi, però, ho cantato anch'io perchè dopo dodici anni la Juventus è ancora in finale. Sarà dura contro il Barcellona ma, se giocheremo con umiltà, potremo farcela. Il futuro? Adesso non voglio parlarne, ho una finale da giocare!".

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