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Juve vs Napoli, Del Piero: “Marchisio e Insigne, talenti italiani della grande sfida”

Pinturicchio racconta a Sky il big match che vale una fetta di scudetto: “Dybala impressionante, a 21 anni mostra grande personalità. Higuain è un campione, rispetto all’anno scorso è rigenerato e c’è Hamsik che lo supporta”
A cura di Maurizio De Santis
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Il conto alla rovescia per la sfida scudetto tra Juventus e Napoli è agli sgoccioli. Alle 20.45 di questa sera si alzerà il sipario sullo JStadium, in campo bianconeri e azzurri si daranno battaglia per conquistare punti pesanti: da un lato la squadra di Allegri reduce da una rimonta straordinaria in classifica che, con la gara odierna, può consacrare la propria leadership; dall'altro la formazione di Sarri che a Torino arriva con i galloni della capolista, spinta dal tifo di una città intera, un popolo che sogna il titolo tricolore che manca da trent'anni, l'ultimo sotto l'egida di Re Maradona. Protagonista di tanti duelli del passato recente c'è Alessandro Del Piero che, ai microfoni di Sky Sport, ha analizzato il match più atteso della 25a giornata di Serie A.

‘Pinturicchio' conserva ricordi belli e brutti, momenti esaltanti e altri indimenticabili nonostante l'onta delle retrocessione: sì, perché Juve e Napoli – oggi al vertice del calcio italiano – hanno conosciuto il purgatorio della B. I bianconeri vi precipitarono dopo il ciclone Calciopoli, i partenopei vi arrivarono dopo essere ripartiti da zero, dall'inferno della Serie C e del fallimento che a Capaccio (Paestum, Salerno) li costrinse ad allenarsi tra mille difficoltà, compresa la mancanza di palloni. Pure questo fa parte della storia dei novanta minuti che possono indirizzare una stagione. "Il fascino di questa sfida è talmente grande che si è dimostrato non solo in Serie A ma anche in Serie B – ha raccontato Del Piero – perché due grandi squadre giocavano nella categoria inferiore e si sfidavano per ripartire. In tutte e due le partite io ho segnato, tra l’altro a Napoli su punizione, una punizione molto bella, e a Torino per il 2-0".

 

Marchisio e Insigne. "La Juventus è venuta fuori alla grande da un periodo difficile, quando cambi tanto succede. Resta una squadra molto forte che ha ritrovato identità e mentalità vincente. Il Napoli di Sarri adesso ha anche una sua identità difensiva, una sua compattezza e ha un attacco imperniato su Higuain che segna in tutte le partite, supportato da Hamsik". In campo ci saranno anche i talenti fatti in casa, Del Piero ne conosce uno in particolare: "Da una parte c’è Marchisio ancora nel pieno della carriera, ma già con un grande passato. L'ho visto crescere e ne ho apprezzato gli enormi progressi fatti. Nel Napoli c’è Insigne che è molto giovane, bravo e ha le potenzialità per diventare un campione".

Dybala e Higuain. "Dybala rappresenta il cambio generazionale della Juventus – ha aggiunto Pinturicchio – che ha scelto di lasciar andare Tevez. A 21 anni mostra di avere grande personalità, oltre a essere prezioso a centrocampo e in zona gol. Higuain? E' cambiato molto rispetto all'anno scorso, sia come atteggiamento sia come straordinario periodo di forma. Questo Juve-Napoli sarà una grande sfida davvero".

 
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