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Juve, la decima Coppa Italia e la stella d’argento sulla maglia

Nessun regolamento federale disciplina oppure vieta la stella d’argento, simbolo della ‘decima’ Coppa Italia da mettere in bacheca. La stella d’oro è una consuetudine iniziata nel 1958 quando il club decise di apporre sulla maglietta lo stemma di cui venne insignito dal Coni. Allegri eguaglia Marcello Lippi che centrò la doppietta nella stagione 1994/1995. E’ la terza volta nella loro storia che i bianconeri festeggiano l’accoppiata scudetto-Coppa Italia (era già successo nel 1960 e nel 1995).
A cura di Maurizio De Santis
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Le stelle dorate degli scudetti che campeggiano sullo stemma della società e quella d'argento che fa capolino sulla coccarda tricolore, entrambi simbolo del dominio bianconero in Italia consolidato anche con la conquista della Tim Cup battendo la Lazio in finale. In Rete già circolano modelli, indiscrezioni sulla divisa che la ‘Vecchia Signora' indosserà per la prossima stagione. La decima Coppa Italia. Per la Juventus, che non alzava il trofeo tricolore da vent'anni (l'ultima volta fu nel 1995 contro il Parma), metterla in bacheca (grazie alla rete di Matri nei supplementari) equivale a dare ulteriore lustro a una stagione che l'ha vista protagonista grazie alla conquista della finalissima di Champions contro il Barcellona (il pareggio al ‘Santiago Bernabeu' è stata un'impresa) e, più in generale, a un ciclo di risultati vincenti iniziati con Antonio Conte e proseguiti con Allegri.

Alla sua prima esperienza sulla panchina torinese l'ex allenatore del Milan ha fatto meglio dell'attuale ct della Nazionale e di Fabio Capello. La decima Coppa Italia, quella della cosiddetta ‘stella d'argento', il segno tangibile del palmares bianconero: come arrivare in doppia cifra e poi ricominciare verso altri traguardi prestigiosi. L'ex allenatore del Milan eguaglia Marcello Lippi che centrò la doppietta nella stagione 1994/1995. E' la terza volta nella loro storia che i bianconeri festeggiano l'accoppiata scudetto-Coppa Italia (era già successo nel 1960 e nel 1995).

Ma la Juventus può cucire sulla maglia anche questo simbolo oltre a quello dorato? C'è una norma che lo vieta? Volendo, può farlo senza incorrere nelle polemiche scaturite sul numero degli scudetti conquistati: 33 per il popolo bianconero, 31 per tutto il resto d'Italia che non tiene conto dei titoli cassati dal ciclone Calciopoli. Nessuna prescrizione incentiva oppure piazza paletti al riguardo, non esiste una norma scritta che regolamenta la questione. Si tratta piuttosto di una consuetudine che, almeno per quanto riguarda le stelle dorate (quelle simboleggianti la decina di scudetti raggiunti), iniziò nel 1958 anno in cui la ‘vecchia signora' aggiunse in calce alla propria bacheca il decimo scudetto. Titolo che valse alla società bianconera una particolare onorificenza del Coni (la stella d'oro) che il presidente Agnelli volle appuntare sulla divisa come testimonianza dei successi della squadra. Da allora si fregiarono dello stemma anche l'Inter (1966) e il Milan (1982) arrivate in doppia cifra.

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