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Juve: è morto Flavio Emoli, storico mediano anni ’50 e ’60

E’ morto a 81 anni Emoli, protagonista del calcio d’altri tempi. Era il baluardo della difesa della Juve di Charles e Sivori. La sua era una delle figurine più ricercate dai ragazzini dell’epoca.
A cura di Alessio Morra
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A 81 anni è morto Flavio Emoli, storico mediano della grande Juventus di Boniperti, Sivori e del ‘Gigante Buono’ John Charles. Fu anche calciatore del Genoa e del Napoli. Con la nazionale disputò due sole partite nel 1958. Emoli, che correva anche per Sivori, con cui era legato da grande amicizia, fu uno dei primi calciatori italiani a cui fu diagnostica una malformazione congenita al cuore, che comunque non gli impedì di svolgere una splendida carriera, costellata da tre Scudetti.

Inizia la carriera con la Juventus, che lo gira in prestito al Genoa con con cui disputa una stagione d’apprendistato. I bianconeri se lo riprendono nel 1955. In otto stagioni disputa 217 partite e realizza 8 gol, vince soprattutto tre volte il campionato, due volte la Coppa Italia e nell’ultima stagione indossa pure la fascia di capitano. Nell’ambito di un mega affare passa al Napoli, con cui disputa quattro buone stagioni. Al Genoa chiude la carriera nel 1968.

La storica figurina di Flavio Emoli.
La storica figurina di Flavio Emoli.

Emoli si ricorda per tanti motivi. Innanzitutto perché fece parte di una delle Juventus più forti, più belle da vedere e più gloriose di sempre. Umberto Agnelli lo convocò più di una volta nel suo ufficio e lo premiò per il suo carattere. Andrea Agnelli, il presidente bianconero, lo ha coinvolto nel progetto delle ‘Legends’ bianconere. Tre anni fa fu presente in una cena ufficiale con tutti i grandi della storia bianconera. Inoltre ebbe l’onore di marcare Pelé, in un’amichevole organizzata nel 1961. Questo il ricordo di quella sfida di Emoli: “Quante botte gli ho dato al povero Pelé e lui niente, neanche una piega. Andavo a dargli la mano per aiutarlo a rialzarsi e quasi gli chiedevo scusa, perché mi sembrava di sfregiare un monumento del calcio e lui mi sorrideva!”. Emoli inoltre si ricorda per la sua figurina in uno dei primissimi album della Panini, che lo immortalò con il suo sguardo da duro e i capelli impomatati.

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