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Juric e la poca grinta del Genoa: “Magari uno dei giocatori mi sputasse”

Il tecnico si è detto “scioccato” per la prestazione dei suoi contro il Palermo lamentandosi soprattutto per l’atteggiamento in campo che dimostrano poca grinta anche nei confronti del tecnico: “Non è cattiveria, non è dire ‘pezzi di m…’. Magari un mio giocatore mi tirasse una bottiglietta in faccia o mi sputasse dicendo ‘che c… vuoi’”
A cura di Marco Beltrami
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Dopo la sconfitta contro il Chievo aveva abbandonato la sala stampa in lacrimela sala stampa in lacrimela sala stampa in lacrime, questa volta Ivan Juric non riesce a darsi delle risposte. Il bruttissimo ko in casa del già retrocesso Palermo ha rovinato i piani di un Genoa che a due giornate dal termine, ha soli 2 punti di vantaggio sulla terzultima della classe Crotone. La squadra di Davide Nicola si sta rendendo protagonista di una seconda parte di stagione eccezionale, al contrario invece di quella dei liguri scivolati in un vero e proprio baratro.

L’allenatore richiamato in panchina dopo la parentesi Mandorlini non si dà pace in conferenza stampa dopo il match del Barbera: "Vedo la squadra ogni giorno, stiamo attenti veramente a tutto e questa era la nostra partita con tutta la sofferenza che abbiamo fatto, lo abbiamo detto per tutta la settimana: non dobbiamo pensare ad altro e nemmeno guardare il risultato del Crotone. Avevamo 95 minuti per uscire fuori da tutto, se tu dentro di te non hai la cattiveria per fare questo non riesco a spiegarmelo. La cosa che mi lascia di stucco è che siamo stati in ritiro una settimana a provare gli schemi d'attacco, a capire come non prendere contropiede, e poi non è successo nulla di tutto questo".

Il tecnico non riesce a spiegarsi l’atteggiamento molle dei suoi calciatori. In loro Juric non vede alcuna cattiveria agonistica. Una situazione figlia di una rottura tra il gruppo e il tecnico? Il mister risponde così: "Una settimana fa hai giocato per 90′ senza guardare nessun altro e oggi invece non lo fai e pensi a questo o a quest’altro, ma chi cazzo sei? A livello umano non ho mai visto una cosa del genere. Inspiegabile. Non è cattiveria, non è dire ‘pezzi di merda’. Magari un mio giocatore mi tirasse una bottiglietta in faccia o mi sputasse dicendo ‘che cazzo vuoi’.  Probabilmente è proprio una debolezza caratteriale in questi momenti".

E l’allenatore del Genoa è tornato anche sulla sostituzione di Cataldi, tolto dal campo dopo soli 20’: "Cataldi non mi è piaciuto per niente, ha fatto passi indietro e non può giocare così la gara della vita. Volevo mettere tre attaccanti e quindi ho scelto Palladino". Adesso testa al Torino, per la partita della vita: "Non so che dire, io da questo momento rivolgo tutte le energie verso il Torino".

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