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John Terry non è un razzista, ma usò frasi discriminatorie con Ferdinand

La Football Association ha reso note le motivazioni che hanno portato alla squalifica di John Terry.
A cura di Alessio Morra
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Sono state rese note le motivazioni che hanno portato alla squalifica di John Terry. Il capitano del Chelsea poche settimane fa è stato squalificato, per quattro giornate, dalla Football Association per aver pronunciato parole discriminatorie nei confronti di Anton Ferdinand, in Qpr –Chelsea dello scorso campionato. Il calciatore dopo essere stato assolto a livello penale non pensava di essere condannato dalla Federazione inglese e per questo ha deciso di abbandonare la nazionale. Secondo la Commissione Disciplinare della FA la difesa del giocatore non è stata convincente:

Ci sono aspetti della difesa di Terry che la commissione trova inverosimili ed artificiali che servono per rinforzare la nostra decisione”

La FA ha detto a chiare lettere che il capitano del Chelsea non è un razzista:

Tutti sono d’accordo nel ritenere che Terry non è razzista, c’è un numero significativo di giocatori e persone del mondo del calcio che ci hanno aiutato a tracciare un profilo di Terry, tra le testimonianze anche quelle di atleti di colore che hanno affermato come il capitano del Chelsea svolga un ruolo importante nel club perché tutti si sentano a casa, senza discriminazioni.”

Terry, che dovrà pagare anche una multa di 220 mila sterline, si è sempre proclamato innocente. Capello, all’epoca dei fatti C.T. dell’Inghilterra, ha sempre creduto alla versione del difensore, che comunque lo scorso febbraio ha perso la fascia di capitano.

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