Italia, Ventura ct della nazionale: supera Montella e De Biasi

Giampiero Ventura è il successore designato di Antonio Conte. L’annuncio ufficiale arriverà a breve, l'accordo con i vertici della Federazione è già raggiunto: contratto biennale fino al 2018, ingaggio da 2 milioni di euro netti all'anno. Il nome del tecnico del Torino è stato caldeggiato da Marcello Lippi, che diverrà il nuovo direttore tecnico della nazionale. L’allenatore campione del mondo nel 2006 ha incontrato Tavecchio e a Roma ed ha accettato la proposta del presidente federale che al tecnico italiano più vincente degli ultimi vent’anni vuole affidare la ricostruzione della nostra nazionale. E l'ex ct sulla panchina azzurra ha fatto sì che la scelta cadesse su Ventura, preferito a Montella, Gasperini e a De Biasi (al timone dell'Albania).

Antonio Conte un paio di mesi fa ha annunciato l’addio alla nazionale, il suo futuro sarà al Chelsea. Di nomi per la successione dell’ex tecnico della Juventus ne sono stati fatti tantissimi. Praticamente quasi tutti gli allenatori di Serie A sono stati avvicinati alla panchina azzurra, ma non solo. Perché sono emerse anche le candidature di Ranieri, Capello, Prandelli e lo stesso Lippi. A turno sono stati dati come favoriti Donadoni, Gasperini, Montella, De Biasi, che è riuscito a portare per la prima volta l’Albania agli Europei. Ma adesso con un gran sorpasso si è piazzato davanti a tutti Giampiero Ventura, allenatore di lungo corso che corona con la panchina azzurra una bella carriera.

Ventura ha sessantotto anni, è nato a Genova ed ha effettuato una lunghissima gavetta nelle categorie minori: oltre dieci anni tra Dilettanti, C1 e C2 poi ha fatto il grande salto con il Venezia, all’epoca di Zamparini che naturalmente lo esonerò… Da Lecce Ventura ha spiccato il volo vincendo due campionati. Poi un’altra promozione con il Cagliari, con cui ottenne anche una salvezza. Nel suo palmares figurano anche Sampdoria, Udinese, ancora Cagliari, Napoli, Messina, Verona, Pisa e Bari, che riuscì a portare addirittura al decimo posto. Nelle ultime cinque stagioni ha guidato il Torino, che ha riportato in Serie A e poi in Europa dopo vent’anni.