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Italia-Romania 2-2: azzurri beffati nel finale, Marchisio e Gabbiadini non bastano

Colpita a freddo dopo 7 minuti l’Italia ha reagito uscendo alla distanza. Rimonta e sorpasso firmati da Marchisio su rigore e da Gabbiadini poi uscito con una caviglia malconcia. Con gli azzurri in 10 nei minuti finali, arriva la beffa con la rete di Andone, in fuorigioco.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia c'è, ma non basta per vincere. Colpita a freddo dalla Romania, gli azzurri chiudono il secondo match amichevole con un pareggio per 2-2 che ha il sapore di beffa, maturato nei minuti finali quando gli ospiti hanno trovato la rete del pari dopo l'infortunio di Gabbiadini che ha lasciato gli azzurri in 10. Brutta l'amnesia iniziale dove Darmian e Barzagli hanno lasciato spazio a Stancu, ottima la reazione di carattere e di gioco tra metà primo tempo e metà ripresa dove gli azzurri hanno conquistato un rigore siglato da Marchisio e un gol  proprio di Gabbiadini. In mezzo alcuni errori arbitrali tra un rigore non concesso agli azzurri a fine primo tempo sullo 0-1 e in occasione proprio del pareggio finale, con Andone in fuorigioco. Poco male, il risultato contava ma contava di più rivedere una Nazionale che ha saputo imporre il proprio gioco e ritrovare se stessa.

Primo tempo: Stancu subito in gol

Pronti, via: gol – Non è la solita Nazionale e lo si vede in campo: la testa e il cuore sono altrove, le gambe provano a correre sul terreno del Dall'Ara unito nel dolore della tragedia di Parigi. Anche il CT fatica ad entrare in clima partita e non è un caso se al primo affondo la Romania trova la via del gol del vantaggio con Stancu al 7′ del primo tempo, con un'incursione centrale dove Barzagli e Darmian deragliano lasciando via libera al tiro che supera un incolpevole Buffon.

La reazione azzurra – E' la sveglia che suona, c'è una partita comunque da giocare e allora gli azzurri si scuotono. L'Italia comincia a produrre azioni offensive con insistenza, con maggior volontà. Il clima cambia, finalmente chi è in campo e chi in panchina si concentrano sull'evento e la Romania è costretta ad arretrare. Darmian sulla fascia macina chilometri e cross, Pellè al centro prova le chiusure in area di testa (il pezzo forte della casa), mentre a centrocampo El Shaarawy e Florenzi provano le spinte laterali per offrire palloni agli attaccanti. Anche Eder ci mette del suo e quando al 46′ minuto cade in area spinto dall'avversario è rigore. Per tutti ma non per l'arbitro e il primo tempo si chiude in svantaggio.

Secondo tempo: prima la rimonta, poi la beffa

Marchisio dal dischetto – Parte meglio l'Italia subito in partita e dopo pochi minuti Eder ancora aggancia in area rumena la sfera, liberandosi dalla marcatura ma venendo falciato. Questa volta è rigore e gli azzurri acciuffano il pareggio con il tiro sotto l'incrocio da parte di Marchisio. La scossa che sveglia l'Italia che si libera finalmente dal torpore e spinge sull'acceleratore domando l'avversario e dettando tempi e gioco per un Conte finalmente soddisfatto.

Gabbiadini: sorpasso – Cambia però il CT cercando nuove forze e nuove scelte soprattutto in avanti: dentro Okaka, dentro Gabbiadini e fuori Pellè ed Eder. E non per caso nasce il 2-1 azzurro qualche istante dopo sull'ennesima incursione in area della Romania: Okaka anticipa El Shaarawy, palla a Marchisio che crossa per Gabbiadini che spizzica in rete di testa. Gol sul filo del fuorigioco ma regolare e il match si ribalta con un'inerzia che si tinge d'azzurro.

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Andone pareggia – L'Italia spinge ancora alla ricerca del tris ma non arriva un altro gol, la Romania non riesce più a creare pericoli in avanti mentre gli azzurri restano padroni della manovra. Nel finale, una nota stonata: Manolo Gabbiadini a 5 dalla fine esce con una caviglia malconcia. Brutto finale per una serata di festa. L'Italia chiude in 10 con Conte che ha messo in campo già tutti i cambi a disposizione. Gli ospiti ci credono e ne approfittano: Andone – in fuorigioco – approfitta della corta respinta di Sirigu e sigla il 2-2.

https://www.youtube.com/watch?v=RXrqrV984mQ
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