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Italia-Norvegia 2-1: Florenzi-Pellè, primo posto sicuro ma senza testa di serie (foto)

Prima Florenzi rimedia ad una amnesia difensiva di Chiellini (goal di Tettey), poi Pellè sistema la pratica norvegese per il definitivo 2-1. Ma l’Italia ha sofferto ancora una volta dimostrando di faticare a finalizzare le tantissime occasioni create. Annullato ingiustamente anche un secondo gol a Fiorenzi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Missione compiuta, l'Italia di Conte chiude con una vittoria la sfida più importante di questo finale di Qualificazioni e lo fa ancora una volta con un successo importante e con gioco convincente. L'inizio è tutto azzurro anche se il primo break che fa tremare Conte è norvegese con Tettey che approfitta di un errore (l'ennesimo) di una difesa non perfetta, come visto già contro l'Azerbaigian. Eppure la mentalità è quella giusta: l'Italia non molla, spreca una marea di occasioni, mentre la Norvegia si chiude diligentemente senza far trovare spazi. Finché è Conte a giocarsi il tutto per tutto riuscendo a mettere mano ad una formazione che non trovava la via del gol e alzando il baricentro con un inedito e spregiudicato 4-2-4. Che alla fine ha ripagato con due gol (Florenzi e Pellè) e un altro ingiustamente annullato. E una infinita occasione da goal che poteva far chiudere il tabellino ben oltre il 2-1 finale. L'Italia chiude il proprio girone a quota 24 punti ma nell'urna di Euro2016 non sarà testa di serie.

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Primo tempo: gioco Italia, gol Norvegia

Azzurri vicini al gol – Inizio fulminante degli uomini di Conte che subito mettono alle corde la Norvegia al primo minuto con una spizzicata di testa in piena area di rigore di Graziano Pellè che sfiora il palo. E al 5′ con un tiro da fuori di Soriano che sorvola sopra la traversa. Ottimo inizio ma solita imprecisione e difficoltà di trovare la porta avversaria. Con il passare dei minuti, la Norvegia prende coraggio e inizia a macina re gioco a centrocampo. Anche se al 15′ ancora Pellè prova a sorprendere il portiere avversario con un violento tiro che si spegne lontano dai pali.

Break Norvegia: Tettey – E così a trovare la via del gol non sono gli azzurri ma gli ospiti su calcio di punizione: palla spiovente in area ed ennesimo pasticcio della difesa azzurra al 23′ con Chiellini che devìa di nuca per l'accorrente Tettey che dalla distanza trova l'angolo giusto per superare Buffon. Terzo gol in qualificazione per lui e vantaggio norvegese che ridimensiona la gara dell'Italia, bella ma assolutamente inconcludente. La reazione azzurra c'è: al 35′ ancora Pellé prova la soluzione, questa volta aerea ma la mira è ancora una volta imprecisa. Al 46′ ci prova anche Florenzi che trova la porta ma Nyland para e sventa

Secondo tempo: Florenzi salva gli azzurri

Forcing azzurro – La ripresa inizia sulla stessa linea conduttrice del primo tempo con l'assalto azzurro alla ricerca di un meritato pareggio. L'Italia gioca anche meglio ma sotto porta è spesso sconclusionata e in ansia di trovare la via del gol. La Norvegia, tecnicamente inferiore, conferma di avere un reparto difensivo ben organizzato. Al 62′ è Eder a provare la via del gol ma il bomber della Samp è sfortunato: rimedia una botta e viene sostituito da Giovinco.

Florenzi gol – E' il primo dei cambi pretesi da Conte che alza il baricentro a metà ripresa con l'inserimento anche di Bertolacci per Montolivo e poi Candreva al posto di Barzagli. Gli Azzurri continuano il loro forcing con un 4-2-4 che alla fine trova la via del gol con Alessandro Florenzi che riesce a segnare nel suo stadio e trovare il pareggio per l'Italia che spinge nei 20 minuti finali per trovare un eventuale vantaggio fondamentale.

Pellè chiude i conti – Gli azzurri sulle ali dell'entusiasmo giocano a memoria, con fraseggi di prima e in velocità. Il baricentro alto schiaccia la Norvegia nella propria area di rigore mentre per Conte scorrono i minuti finali assistendo ad un crescendo dei propri uomini che ben fa sperare anche in chiave futura. Al 77′ è Nyland  a superarsi su una botta sotto la traversa di Giovinco e all'80' è ancora Florenzi a trovare la via della rete che però viene ingiustamente annullata per un errato fuorigioco. Ma un minuto dopo ci pensa Pellé: tripudio azzurro

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