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Italia-Malta, sfida da vincere e in cui convincere: ecco i perchè

Il pareggio contro la Bulgaria non ha soddisfatto nessuno e contro Malta dovranno arrivare molte risposte. Intanto Giovinco si è preso la ‘numero 10’, Pirlo supererà le 90 presenze in Azzurro, l’Ital-Juve è pronta a trasformarsi in Ital-Roma e la Nazionale dovrà dimostrare sul campo i valori espressi da Prandelli dopo la solidarietà ai terremotati dell’Emilia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il c.t. azzurro, Cesare Prandelli aveva sognato un debutto vincente nella rincorsa a Brasile 2014 e non come è iniziato, ovvero con il pareggio per 2-2 contro la Bulgaria.
Quest'Italia, dopotutto arriva dalla finale dell'ultimo Europeo, ha una base ben solida e continua la linea della ricerca dei giovani talenti da inserire subito in un mix che li deve amalgamare con il nucleo storico che si fonda sull'asse Buffon-De Rossi-Pirlo.
Che Prandelli sia deluso e non abbia per nulla gradito la prestazione in terra bulgara è stato sin da subito chiaro e l'ha ribadito lo stesso CT in conferenza stampa a tutti gli appartenenti al gruppo, insoddisfatti anche loro dell'approccio collettivo. Prandelli pretende una squadra alta e piena d'iniziativa, costruttrice sempre del gioco e pericolosa. Adesso c'è il secondo test-match di qualificazione da non sbagliare assolutamente.
L'avversario è molto più morbido e per questo non basterà vincere. Si dovrà convincere.

Dall'Ital-Juve all'Ital-Roma per tornare a vincere – Iniziando dalla difesa a quattro, questa sera il reparto arretrato sarà composto da Cassani e Peluso sulle fasce mentre la coppia Bonucci-Barzagli si posizionerà al centro. A centrocampo pesa senza dubbio l'assenza di De Rossi che deve fare i conti con un possibile stiramento, ma il milanista Nocerino, chiamato a vestire una maglia da titolare, dovrebbe assicurare le necessarie garanzie. Le grandi novità riguarderanno l'attacco, dove non partirà titolare Giovinco mentre, oltre al confermatissimo Osvaldo autore della doppietta salva Italia in Bulgaria, verranno lanciati dal primo minuto Diamanti, come trequartista rifinitore, e Mattia Destro, grande speranza in proiezione futura.
Un'Italia che, di fatto cambierà pelle e protagonisti, trasformandosi da Ital-Juve a Ital-Roma, con la coppia offensiva completamente giallorossa, sfruttando un'intesa già comprovata dalle uscite in campionato e da un'esigenza di evitare brutte sorprese. Dopotutto, lo stesso Prandelli l'aveva detto al momento delle convocazioni: il tempo degli esperimenti è passato, quindi nessuna novità e spazio a schemi collaudati e giocatori in forma. Tanto che Antonio Cassano ha pagato la mancata convocazione proprio perchè poco convincente in campionato.

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Pirlo come Del Piero – Contro Malta sarà comunque una gara particolare, al di là di una vittoria che deve assolutamente essere conquistata.
Andrea Pirlo raggiungerà Alessandro Del Piero perchè con la gara contro Malta il centrocampista della Juventus raggiungerà l'ex capitano bianconero come numero di presenze in Nazionale.
Pirlo abbatterà il muro delle 90 partite tagliando il traguardo dei 91 gettoni e si porterà soltanto a 3 presenze dal mito di  Giacinto Facchetti.
Dal debutto del settembre 2002 ne è passato di tempo e il centrocampista si è pian piano imposto come leader indiscusso dell'Italia, prima con il progetto in mano a Marcello Lippi e poi in quello attuale di Prandelli: ora il prossimo obiettivo personale è raggiungere Zambrotta, il più vicino a quota 98 ed entrare nella top five dei calciatori più azzurri di sempre, per poi puntare ad entrare nel circolo dei ‘centenari' d'Italia.
Attualmente, la classifica dei primi 5 è la seguente:
1) Fabio Cannavaro 136
2) Paolo Maldini 126
3) Gianluigi Buffon 121
4) Dino Zoff 112
5) Gianluca Zambrotta 98

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Giovinco da "10 e lode" – Non sembra invece il momento per rivedere dal primo minuto Sebastian Giovinco con alle spalle una maglia tra le più prestigiose di sempre, la ‘numero 10'. Il fantasista bianconero si era ‘preso'  quella cifra, forse tra un pizzico di imbarazzo generale non certo all'interno del gruppo azzurro dove l'assegnazione delle divise non ha trovato difficoltà alcuna.
E' stata una scelta precisa, alla prima da protagonista assoluto con la nazionale nel match di debutto alle qualificazioni in Bulgaria-Italia.
"Giovinco si è preso il 10", aveva detto testuale Cesare Prandelli, senza molti giri di parole, un po' per assenza di reali concorrenti, con Pirlo che oramai è affezionato al 21 e De Rossi che ha vestito quel numero solamente nel dopo-Totti in Azzurro, e un po' perché rispetto ad eventuali candidati il piccolo attaccante juventino vanta qualche presenza in più. Che poi i gettoni in azzurro fossero proprio 10, è stato anche un beffardo segno del destino.
Di fatto quella scelta sa comunque molto di un "si è preso in carico tutte le responsabilita", anche per il paragone con la storia della nazionale, di una maglia ‘pesante' vestita nella storia dell'Italia da ‘totem' come Rivera, Baggio, Del Piero. Ma non solo: viste le continue difficoltà della ‘formica atomica' a convincere gli scettici negli anni scorsi sia nel proprio club che in Nazionale, questa scelta ha anche un significato simbolico di un'assunzione completa di responsabilità e definitiva maturazione. Chissà che, così, un domani non gli venga data anche la maglia con il ‘numero 10' che oggi alla Juventus è intoccabile nell'immediato post-Del Piero.
Due compagni di club hanno comunque cercato di smorzare tutta questa curiosità davanti a una naturale scelta.
Barzagli ha applaudito il compagno: "Giovinco è stimato da tutti. E certi numeri si scelgono in base alle proprie caratteristiche, oltre alla personalità. Io non l'avrei preso di certo", mentre Buffon si è limitato alla semplice casualità della scelta: "Cosa c'è di strano, è avvenuto tutto in modo molto democratico, in base al numero di presenze"

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Campioni di solidarietà e valori. Anche in campo – Contro Malta, la Nazionale avrà anche un altro motivo per ben figurare in tutto e per tutto. Il giorno dopo la visita di solidarietà a Medolla, in Emilia, nella terra scossa dal terremoto dello scorso maggio, Cesare Prandelli ha parlato del senso di solidarietà che ha accompagnato i mesi difficili successivi alla tragedia.
"Dobbiamo avere i comportamenti giusti e riavvicinare la maglia azzurra alle gente – ha detto il c.t.  – Ricordiamoci che questa maglia noi l'abbiamo in prestito e dobbiamo onorarla, dobbiamo essere generosi e dobbiamo vederla sempre sudata.

Dobbiamo dare gioia ai bambini che stanno vivendo momenti difficili.
Sono cose che si fanno ma anche se non si dicono va bene lo stesso. Io mi emoziono quando vedo tante persone che fanno volontariato, partendo magari da lontanissimo per venire a dare una mano e aportare aiuto. E' la dimostrazione che ci vuole poco per essere un grande Paese.

E allora, anche per questo, tutti insieme ci si ritroverà stasera a tifare Italia e gridare ancor più forte: Forza Azzurri!

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