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Italia: Insigne al top, Immobile flop. Da rivedere la mediana

Insigne ha stupefatto per condizione e qualità in campo. Di gran lunga il migliore in campo ha trascinato una bella Italia nel pokerissimo al Liechtenstein. Positiva anche la prova di Candreva, Eder e Bernardeschi. In ombra Immobile. Da rivedere la mediana formata da Pellegrini e De Rossi, non impeccabile a copertura della difesa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il pokerissimo rifilato al Liechtenstein ha mostrato un'Italia in forma che ha saputo uscire alla distanza dopo un avvio carico di aspettative e responsabilità che ha schiacciato gli azzurri per circa mezz'ora. Un aspetto su cui Ventura dovrà lavorare a fondo per evitare blackout pericolosi quando si dovrà scendere in campo nella tana della Spagna. Bene, anzi benissimo Insigne, autore di una prestazione quasi perfetta, di gran lunga il migliore in campo. Insieme al napoletano non hanno deluso Candreva e le seconde linee subentrare a gara in corso e tutte a segno. Da rivedere, la mediana Pellegrini-De Rossi spesso in difficoltà in fase di non possesso, insieme ad una quaterna arbitrale che ha negato la classica goleada, negando una rete e un rigore solari.

TOP

Il migliore in campo – Un superlativo Lorenzo Insigne, la qualità aggiunta a questa Nazionale dove l'estro non manca mai. Per Ventura, un punto di riferimento serio, su cui puntare forte, soprattutto come esterno sinistro anomalo, capace di accentrarsi e creare scompiglio nelle file avversarie. ‘Il Magnifico' ha effettuato un primo tempo d'autore, con un paio di giocate da applausi e un gol da cineteca che ha rotto il ghiaccio di un'Italia imballata dall'ansia di prestazione. Una rete, la prima nelle Qualificazioni verso la Russia, che ha un peso specifico notevole e che pone il giocatore del Napoli quale perno presente e futuro. Un assist, l'ennesimo, che conferma il sapersi dedicare anche ai compagni.

Candreva infaticabile – Antonio Candreva è stato di gran lunga il mattatore azzurro. Un gol (regolare) annullato dopo 1 minuto di gioco, altre galoppate sulla fascia, lanci e fraseggi stretti con i compagni. Il laterale dell'Inter non poteva fare di più: l'avessero seguito i compagni, alla fine il risultato (e l'andamento) della partita sarebbe stato sicuramente differente. Comunque, sulla sua fascia non solo gli avversari non passano ma arrivano i cross e le giocate più positive degli azzurri. Dura un'ora, stremato e spremuto, ma un'ora importante.

Italia multitasking – Uno degli aspetti più positivi della nazionale di Ventura è che il ct può contare su una rosa ampia, di qualità, dove chiunque scenda in campo sa che può dare il proprio contributo in modo concreto. Contro il Liechtenstein, le seconde linee entrate in corsa non hanno deluso: Eder e Bernardeschi dopo pochi minuti dall'entrata in campo hanno siglato due gol strepitosi, di qualità, cinismo e forza. Gabbiadini ha anche lui messo il sigillo a tempo scaduto per il 5-0 finale. Tutti segnali positivi che permettono all'Italia di poter pensare a soluzioni sempre diverse ma efficaci.

FLOP

Approccio sbagliato – La coralità che è mancata per almeno mezz'ora, intesa come approccio positivo alla gara. L'Italia è partita ad handicap, con un fardello immenso sulle spalle: l'obbligo di sotterrare gli avversari con la goleada. E questo, più che uno stimolo è apparso un vero e proprio limite per una squadra che dal punto di vista mentale deve crescere e in fretta. Oggi l'esigenza era di fare tanti gol, domani (a settembre) sarà di reggere l'urto della Spagna e del Bernabeu. Improbabile credere che psicologicamente gli Azzurri possano impensierire le Furie rosse.

Mediana da rivedere – Il filtro davanti alla difesa ha fallato soprattutto nel primo tempo. La strana coppia Pellegrini-De Rossi non ha convinto del tutto soprattutto in fase di non possesso, quando interrompere il gioco avversario diventa una priorità che non ammette errori. E invece, sullo 0-0, se il Liechtenstein è andato vicino al gol dalla distanza è proprio per la mancanza di filtro sulla propria trequarti.

Immobile dove sei? – Ha segnato Belotti, il ‘Gallo' che ha portato il risultato sul 2-0 della tranquillità, siglando il quarto gol nell'era Ventura dove il goleador è Ciro Immobile. Che però con il Liechtenstein ha fallito l'appuntamento. Volitivo, generoso, caparbio ma mai preciso in area di rigore. Un problema per l'Italia che ha in lui  e nel granata i due terminali principali su cui il ct fonda il proprio credo offensivo. Sarà per la logorante stagione, ma a settembre contro la Spagna servirà il miglior Immobile.

La quaterna arbitrale – Anche l'arbitro e gli assistenti sul libro dei bocciati. Un gol annullato e un rigore non concesso. Entrambi nitidi e regolari. Il tutto poteva arrotondare il tabellino finale perché segnare dopo 1 minuti dal via e nella ripresa portarsi sul 3-0 dopo un'ora di gioco potevano cambiare tutto. E se l'Italia non riesce a sfondare a suon di reti la colpa è anche di chi ha visto fuorigioco inesistenti.

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