Italia, Antonio Conte entra duro: “In Italia giocano troppi stranieri!”
La nuova vita calcistica di Antonio Conte, riparte a 150 chilometri da dove tutto ebbe inizio. Dai primi calci tirati nelle giovanili del Lecce, alla prima panchina azzurra di Bari dove, dal 2007 al 2009, guidò con alterne fortune la squadra biancorossa. Giovedi sera, al San Nicola, la nuova Nazionale di Conte affronterà in amichevole l'Olanda: un test impegnativo che darà i primi responsi al neo commissario tecnico. L'ex allenatore della Juventus, nell'odierno incontro con la stampa, ha raccontato il suo stato d'animo e voluto nuovamente mettere in chiaro la sua filosofia: "Sono emozionato e spero di riportare l'Italia dove merita. Le convocazioni? Non ho volto mandare nessun messaggio – ha spiegato Conte, riferendosi a Balotelli – Io non faccio regali a nessuno e l'ho detto anche ai ragazzi. Nessuno mi ha mai regalato niente nella vita, anzi ho dovuto faticare per arrivare sin qui. In Nazionale ci si arriva con i meriti".
Attacco ai club – Dopo la doccia gelata a favore della lotta contro la SLA, e dopo aver risposto alla mancata convocazione dell'ex milanista, Antonio Conte ha spiegato le sue scelte: "Ho chiamato i giocatori in base al mio tipo di gioco. Credo nelle qualità di Zaza, Destro, Giovinco ed El Shaarawy, che può diventare un valore aggiunto". A chi gli ha rinfacciato determinate convocazioni, il ct ha voluto rispondere in maniera piccata: "Non è colpa mia se in Serie A sono tutti stranieri – ha precisato il mister – Bisognerebbe dare più spazio agli italiani. Mi preoccupa il fatto che le prime sette squadre della Serie A siano piene zeppe di stranieri e mi piacerebbe Mi piacerebbe avere una rosa di giocatori che siano titolari nelle proprie squadre di club". Giovedi l'Olanda, in amichevole, poi il primo appuntamento che conta: quello contro la Norvegia, per le qualificazioni ad Euro 2016. A pochi giorni dall'esordio, Antonio Conte ribadisce il concetto: "Il mio obiettivo è quello di riportare l'orgoglio di essere italiani, se saremo l'esempio per tutta la nazione. Sarò contento se riusciremo a centrarlo. E' questa la cosa più importante, quella che mi preme di più al di là dei risultati, ovviamente. Sono il primo tifoso della Nazionale e non esiterò a mettermi contro tutto e tutti per difenderla!".
