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Inzaghi: “Ridimensionati? No, possiamo crescere ancora”

Inzaghi, che contro la Juventus di Allegri ha perso la prima partita da allenatore, ha elogiato Rami e Zapata.
A cura di Alessio Morra
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Ha perso per la prima volta, da allenatore, in Serie A Pippo Inzaghi. Ma il giovane tecnico rossonero ha comunque fatto una bella figura. Perché è stato capace di far giocare il suo Milan in un modo completamente diverso da quello delle prime due giornate di campionato, in cui i rossoneri proponendo un calcio molto offensivo hanno vinto due partite, realizzando otto reti, ma subendone pure cinque. Stasera a San Siro il Milan invece ha fatto molto poco in fase offensiva, ma dietro è stato quasi perfetto, nonostante mancassero il portiere (Diego Lopez) e i due centrali titolari (Alex e Bonera). Inzaghi nel dopo partita era molto amareggiato per la sconfitta con la squadra Campione d’Italia: “A fine partita ero arrabbiato, perché non abbiamo sfigurato al cospetto di una squadra straordinari, ma abbiamo perso. Ai miei giocatori ho detto che sono soddisfatto, perché dopo poche settimane non potevamo essere all’altezza della Juve, che è una delle squadre più forti d’Europa. Noi sappiamo da dove siamo partiti, abbiamo fatto tanta fatica stasera, ma abbiamo avuto una buona chance con Honda e dopo il gol di Tevez abbiamo reagito. Questa partita ci deve far capire che possiamo avvicinarci alla Juve e alla Roma.”

“La Juve ha meritato, complimenti a Zapata e Rami”

Ha reso merito alla Juventus Inzaghi, che ha soprattutto elogiato Jeremy Ménez e la sua inedita coppia di centrali difensivi (Zapata e Rami) che non hanno reso la vita facile a Tevez e Llorente: “Abbiamo sofferto, ma pensavo di soffrire di più. Ménez ci ha dato tanto, ieri non era stato bene. Onore alla Juventus che non ha rubato nulla ed ha meritato. La giocata del gol è stata creata da due grandi campioni e senza quella giocata probabilmente non avremmo perso. La difesa oggi ha fatto una grande gara. Zapata e Rami hanno fatto un’ottima partita contro due clienti difficili contro Llorente, che non si è visto proprio, e contro Tevez che si è visto solo dopo il gol.”

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