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Inzaghi: “Espulsione ingiusta”. E Destro lo attacca: “Perché mi cambi?”

Il tecnico del Milan, dopo la sconfitta contro il Napoli, commenta una gara a senso unico condizionata dall’espulsione di De Sciglio e risponde glissando sulla sostituzione dell’attaccante.
A cura di Alberto Pucci
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Che fosse difficile, lo sapevano tutti. Nessuno, però, si poteva immaginare che la serata di Fuorigrotta si mettesse male dopo neanche un minuto di gioco. Il Milan esce battuto dal San Paolo e con il morale sotto i tacchetti, dopo l'espulsione lampo di De Sciglio e una partita passata a fare le barricate davanti a Diego Lopez, fino al minuto 70 quando Hamsik ha dato il via alla festa napoletana: "Mi dispiace per la sconfitta – ha spiegato Inzaghi a Sky – La partita è stata condizionata dal rosso a De Sciglio. In quel caso l'arbitro avrebbe dovuto dare rigore e giallo, altrimenti non esiste più la gara. C'era Paletta lì vicino. E' l'espulsione più veloce della storia, quest'anno ce ne succedono di tutti i colori. De Sciglio è un nazionale ed è appena rientrato dopo tanto tempo. Bisogna avere pazienza. Alla squadra, però, non posso dire nulla. Anche in 10 ha lottato e sofferto e poteva anche andare in vantaggio con quel colpo di testa di Bonaventura. Una volta preso il gol, normale mollare. Mi dispiace perché non meritavamo questo passivo. Dobbiamo accettarlo e andare avanti".

Déjà Vu Rafa – Tre gol in sei minuti. A qualche tifoso rossonero sarà tornata in mente una sconfitta ben più pesante di quella arrivata ai piedi del Vesuvio. Reti arrivate in un lampo, così come il comunicato di Mr. Bee nel pomeriggio e quello della società a fine gara che ha confermato Inzaghi fino a fine stagione: "Non voglio parlare di queste cose, sono sei mesi che si parla di questo. Preferisco parlare della partita. Le prossime quattro gare? Alla squadra chiedo di finire degnamente il campionato con lo spirito che si è visto stasera – ha continuato Inzaghi –Nelle prossime partite avrò anche l'occasione di provare qualche ragazzo della Primavera. Le lamentele di Destro al momento del cambio non voglio commentarle. Mattia aveva speso tanto e speravo che Pazzini tenesse palla là davanti. Il mio rimpianto più grande è stato aver cambiato modulo durante i mesi di gennaio e febbraio e non aver avuto Montolivo: ci avrebbe dato una grande mano. Questa stagione mi aiuterà a crescere e sono convinto che, anche in un anno così, bisogna tenere le cose buone e quelle meno buone. Sono convinto che, in questo gruppo, qualcosa di buono c'è. Ora la società farà le sue valutazioni. Io ho un contratto e andrò avanti fino a quando mi verrà data la disponibilità, perché il Milan per me è sempre il Milan".

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