Inter, Thohir incontra Moratti: sul tavolo il futuro di Walter Mazzarri

Povero tifoso interista, da ieri non sa più se piangere o ridere. C'è un qualcosa di tragicomico che accompagna l'avventura di Walter Mazzarri, sulla panchina dell'Inter. Ai risultati altalenanti di una squadra che, secondo le idee del proprio presidente, avrebbe dovuto lottare per il terzo posto, si abbinano spesso le imbarazzanti "uscite" di un allenatore che, agli occhi dei tifosi, ha perso qualsiasi tipo di credibilità. La pioggia che è caduta su Milano, durante la sfida contro il Verona dell'ex Mandorlini, non è riuscita a lavar via la rabbia di quei tifosi che, fino a pochi anni fa, gioivano per il "Triplete" dell'indimenticato Josè Mourinho. Non è neanche stata la causa principale (come ha voluto farci credere Mazzarri) dell'ennesima brutta partita dell'Inter. A pochi giorni dalla partita più sentita, quella che se la vinci passa qualsiasi tipo di malessere, la squadra del tecnico toscano è ancora alla ricerca di un'identità ben precisa. Il continuo rimescolamento di moduli e giocatori, non solo ha fatto inviperire i tifosi, ma ha anche finito per sfiduciare l'intera rosa nerazzurra. La difesa balla, il centrocampo manca di fantasia (Hernanes è spesso in panchina) e vive delle giocate sporadiche di Kovacic e l'attacco (Icardi a parte) è ancora in attesa dei gol di Palacio ed Osvaldo (17 reti totali: sesto attacco del campionato, a pari merito con il Cagliari).

Mazzarri sulla graticola – L'imminente derby contro il Milan di Pippo Inzaghi, sarà l'ultimo test per il tecnico livornese. Un'eventuale sconfitta farebbe traboccare il vaso e convincerebbe il presidente Thohir ad esonerare l'allenatore e affidare la squadra ad un "traghettatore" fino alla fine della prossima stagione, quando arriverà il nuovo allenatore (Mancini? Mihajlovic?). Dell'attuale momento interista, il magnate indonesiano ne ha parlato con Massimo Moratti in un incontro nel quale i due hanno anche parlato di fair play finanziario. Il ruolino di marcia di Mazzarri in campionato, ma anche in Europa, non ha pienamente convinto. Nonostante l'incitamento della curva, tutto San Siro è ora ostile nei confronti del tecnico (fischiato già dopo 15 minuti, durante la partita contro l'Hellas) e non vede l'ora che l'allenatore faccia le valigie. Thohir ha, però, le mani legate. Mancano i denari e mancano pure le alternative. La decisione del presidente è, quindi, rimandata a dopo il derby: partita che Mazzarri deve vincere a tutti i costi. Il panettone, nel capoluogo lombardo, è già in vendita e avanti di questo passo, l'ex allenatore del Napoli potrebbe anche non riuscire a scartalo.