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Inter, Palacio: “Mi hanno massacrato, ma ora sono uscito dalla crisi”

Il centravanti rivive i suoi 7 mesi di digiuno dal gol in nerazzurro ed esalta Icardi: “Può diventare un top player”
A cura di Marco Beltrami
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7 lunghi mesi senza gol. Un digiuno lunghissimo per un bomber come Rodrigo Palacio che a dicembre è tornato a segnare collezionando così 9 gol in 31 presenze. Il centravanti argentino è stato pesantemente condizionato dai problemi alla caviglia che lo hanno tormentato già durante i Mondiali culminati nella sconfitta in finale contro la Germania. Intervenuto ai microfoni di Inter Channel, El trenza ha risposto alle domande dei tifosi ripercorrendo così il momento più buio dela sua avventura italiana: "E' stata un'annata dura, ho zoppicato in ogni allenamento e in ogni partita, ma ho giocato sempre. Non sono mai stato preoccupato per l'assenza del goal ma per il dolore alla caviglia, non è stato semplice. Sono stato massacrato perchè non giocavo bene ma tutti mi sono stati vicino e adesso sto bene, la mia stagione ora è cambiata. Ho pensato di operarmi ha ho resistito ma non puoi giocare bene se non sei al massimo, non sono Messi".

La crisi dell'Inter. Palacio dopo aver superato il momento critico ha provato a prendere per mano i nerazzurri. L'Inter però è rimasta coinvolta in una stagione assai negativa che l'attaccante spera di poter salvare con un finale in crescendo sfruttando la cura Mancini: "Noi stiamo lavorando per riportare questa squadra in alto ma ci serve tempo e questo campionato ci ha detto che manca ancora qualcosa. L'anno prossimo dovremo avere come obiettivo quello di puntare al titolo, Mancini ha ragione su questo. Lui ha ancora una tecnica incredibile e sa spiegare alla perfezione ogni esercizio. Arrivare in Europa? Giocare le coppe è importantissimo per noi, dobbiamo fare più punti possibili per recuperare".

Palacio esalta Icardi. In conclusione una battuta sul suo giovane connazionale Icardi che può ancora crescere molto, e sul neoacquisto Shaqiri che finora non ha fatto vedere le sue qualità: "Icardi ha tutto per diventare un top player, può arrivare molto in alto. Ha 20 anni ma sembra più maturo dell'età che ha ed ha fatto già 15 goal nonostante manchino ancora dieci partite. Shaqiri? E' un calciatore molto forte e qui può fare la differenza, è importantissimo".

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