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Inter, Mancini: “In un mese non si diventa come Barça o Bayern. Lennon? Non c’interessa”

Il tecnico dopo il 2 a 2 contro la Lazio ha esaltato anche le qualità di Kovacic.
A cura di Marco Beltrami
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Roberto Mancini ha tirato un bel sospiro di sollievo. La sua Inter è riuscita a rimontare due gol di svantaggio alla Lazio, ed evitare così una pesante sconfitta casalinga. I nerazzurri hanno chiuso il 2014 con un 2 a 2 che fotografa una prestazione dai due volti. Primo tempo da dimenticare, ripresa di grande intensità e volontà con un eurogol di Kovacic e un guizzo di Palacio, tornato a segnare dopo più di 200 giorni, a regalare un punto al tecnico jesino. Quest'ultimo a inizio gara ha sorpreso tutti utilizzando un modulo nuovo con Nagatomo e Dodò ad alternarsi come esterni alti a supporto di Icardi e Palacio. Secondo Mancini però i deludenti primi 45′ non dipendono dalle scelte tattiche ma da una serie di errori individuali: "In Italia siamo tutti allenatori. Alleno la squadra tutti i giorni e pensavo che la soluzione tattica iniziale potesse essere buona. Alla fine dopo i 2 gol ti cambiano i programmi, e siamo andati in difficoltà contro la Lazio. Gli assetti non contano. Uno dei due centrocampisti sarebbe dovuto andare ad attaccare Ledesma. E' cambiato tutto per i gol subiti. Nella ripresa abbiam reagito ma non è questione di modulo. Abbiam commesso degli errori, facciamo un passo avanti e due indietro. Non pensavo che in un mese potesse cambiare tutto e diventassimo come Barça o Bayern. Abbiam fatto errori e subito gol a prescindere dal modulo. C'è un po' di paura, anche quando le partite si mettono male. Speriamo di superarli o di diventari bravi nel fare meno errori".

I nerazzurri dovranno lavorare ancora, e tanto

Bisognerà lavorare duro dunque in casa Inter per cercare di mantenere un ritmo altissimo durante tutti i 90′: "Parlo con i giocatori. Per affrontare una partita così devi partire molto forte, poi subisci un gol e la partita si trasforma. Nella ripresa è cambiato tutto. Se guardiamo i gol subiti abbiamo commesso ingenuità che non dipendono dai moduli. Dobbiamo migliorare da tanti punti di vista. La squadra deve lavorare: facciamo delle cose bene che devono però durare tutta la partita".

Mancini chiude la porta a Lennon e esalta Kovacic

Mancini ha spento le voci di mercato relative ad un presunto interesse su Lennon che sicuramente non arriverà a Milano: "Mercato? Lennon non fa parte del nostro mercato, ci saranno altri giocatori se riusciremo ad arrivarci.Con giocatori nuovi in ruoli mancati sarebbe meglio": In conclusione una battuta su Kovacic autore di un gol davvero strepitoso: "Kovacic sta migliorando a prescindere da me perchè ha grandi qualità".

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