33 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Inter, Icardi: “Io come Balotelli? No, alle discoteche preferisco la famiglia”

In un’intervista rilasciata a GQ, il bomber argentino rifiuta qualsiasi etichetta da bad boy: “Evito feste e distrazioni. Nell’etichetta del cattivo ragazzo e sull’accostamento con Mario non mi ci ritrovo per nulla. Anche perché non l’ho mai incontrato e non lo conosco”
A cura di Alessio Pediglieri
33 CONDIVISIONI
Immagine

Maurito Icardi bad boy? No. A dirlo è proprio la punta argentina dell'Inter che in una intervista a GQ spiega come l'etichetta del ragazzo ribelle non gli si addica proprio. A un anno di distanza dal "Wandagate" con il triangolo amoroso tra la procace bionda e l'oramai ex amico Maxi Lopez, di cui ha recentemente parlato anche in un'altra intervista, il bomber nerazzurro sottolinea come il suo modello di vita sia quello da professionista assoluto, malgrado la giovane età: allenamenti, famiglia e partita. Nessuna distrazione e soprattutto, nessuna etichetta.

Forse saranno stati anche i gradi di capitano consegnatili da Roberto Mancini a fine estate, togliendo la fascia ad Andrea Ranocchia e dandola all'attaccante argentino insignito di una responsabilità che dovrà farlo maturare e velocemente dentro e fuori il campo. Un processo che lo stesso Icardi sta già compiendo con le proprie gambe perché da quando si è sposato e ha avuta la primogenita ha dato un taglio ai divertimenti e alle serate mondane dedicandosi ai propri affetti. "Sono consapevole di essere un personaggio pubblico e mi comporto di conseguenza. Il resto, i commenti, i pettegolezzi non mi interessano, proprio non li guardo. Quelli sì, fanno parte della vita di altre persone, non della mia.

Il calcio come sfida personale e professionale di crescita e maturazione. A 22 anni il bomber argentino sta dimostrando di avere raggiunto un equilibrio importante, forse inaspettato: "Ho capito che si trattava di affrontare una sfida complessa. È un gioco ma è anche un mondo difficile, dentro il quale serve una disciplina, la capacità di muoversi dentro una specie di solitudine. Ho pochi amici perché nel calcio ciascuno segue una propria strada, non fa mai in tempo a creare un legame e ci si divide".

E proprio l'etichetta di Bad Boy del calcio, per la giovane età e la voglia di mostrare tutta la propria notorietà alla gente, Icardi si discosta ed è chiaro in modo perentorio: "In questa faccenda dell'Icardi Bad Boy, che poi diventa Icardi&Balotelli Bad Boys, io non mi riconosco proprio – ha detto l'interista in un'intervista a GQ – . Balotelli non l'ho mai frequentato, non lo conosco, zero. E non mi pare che esista alcuna somiglianza. Il fatto è che io vivo in maniera molto normale, a dispetto di quanto si pensi. Non esco volentieri, mi piace stare in casa, la sera, stare tra noi. Discoteche, feste: cerco di evitare".

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views