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Inter: i tifosi ritrovano “Pazza Inter”, l’inno dei successi di Mancini e di Mourinho

Dopo l’accordo tra il club e Rosita Celentano, San Siro ha nuovamente applaudito e cantato sulle note dell’inno più rappresentativo. Un momento di festa, che ha coinvolto anche Javier Zanetti.
A cura di Alberto Pucci
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L'Inter e Rosita Celentano non potevano trovare miglior occasione per tornare a far cantare tutto lo stadio milanese. Poco prima di Inter-Sassuolo, manco fosse un avvertimento ai pochissimi tifosi emiliani presenti al "Meazza", il popolo nerazzurro è infatti tornato a cantare, ballare e urlare a squarciagola "Pazza Inter": l'inno che meglio ha accompagnato i recenti successi del club milanese. La conferma del ritorno del brano, è arrivata un attimo prima della lettura delle formazioni ufficiali, quando lo speaker dello stadio milanese ha confermato quelle che, fino a ieri, erano state le indiscrezioni sul possibile accordo tra Thohir e la figlia di Adriano Celentano che, tempo fa, aveva bloccato l'inno per problemi legati ai diritti d'autore. La decisione di riprendere possesso di "Pazza Inter", è stata voluta con forza da Erick Thohir e sottoscritta da tutta la tifoseria. Le note ed il ritornello "Amala", sono così tornate a rimbombare dentro lo stadio, coinvolgendo anche il vecchio capitano Javier Zanetti, colto dalle telecamere mentre cantava in maniera coinvolta.

Piace poco l'idea di Gianfelice Facchetti – Mentre Rosita Celentano, dopo il suo messaggio via Twitter, incassava i ringraziamenti dei tifosi dell'Inter, il figlio del leggendario Facchetti presentava la sua nuova "creatura" musicale. Durante l'intervallo, infatti, San Siro ha potuto ascoltare per la prima volta la canzone che, nella mente di chi l'ha composta, avrebbe dovuto prendere il posto di "Pazza Inter". "Nerazzurri siamo noi", questo il titolo del brano, non ha colpito più di tanto la tifoseria, a causa di una melodia fin troppo ricercata e meno accattivante (anche nel testo) della fortunata composizione della figlia di Adriano Celentano. Una canzone che è destinata a rimanere "in tribuna", seduta a fianco di "C'è solo l'Inter", scritta da Elio degli Elio e le Storie Tese, che si è fatta apprezzare durante l'assenza del tormentone "Amala".

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