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Inter, hai visto Shaqiri? “Ero stufo di fare panchina”

Prodezza assoluta per l’ex nerazzurro che con una rovesciata da applausi ha segnato il gol del momentaneo pareggio nel match degli ottavi di Euro 2016 tra Svizzera e Polonia.
A cura di Marco Beltrami
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Ha segnato il gol destinato ad essere eletto come il più bello degli Europei, ma non è riuscito a trascinare la sua Svizzera nella storia. Giornata dai due volti per Xherdan Shaqiri che contro la Polonia si è letteralmente preso la scena firmando con una prodezza il gol del momentaneo 1-1 che ha portato la sfida ai calci di rigore. E dal dischetto, la lotteria dei penalty ha sorriso agli avversari con buona pace dell’Ex Inter, la società che ora si starà mordendo le mani. Nonostante il risultato la copertina della giornata è tutta per lui: quella rovesciata perfetta che dal limite ha beffato il portiere avversario è un gioiello da guardare e riguardare. Un mix di potenza e tecnica per un calciatore che con la sua squadra sotto di un gol e a 8’ dal termine non ha avuto paura di tentare una giocata da urlo.

Un gol tra i più belli degli Europei

Una prodezza assoluta che ha richiamato alla memoria, i grandi gol della storia degli Europei, come quello celebre di Van Basten all’URSS nel 1988. La rete di Shaqiri alla Polonia balza prepotentemente in vetta alla classifica dei gol più belli di Euro 2016, superando quelli di Payet, Hamsik, Modric e il tacco di Ronaldo con l’Ungheria. Si tratta del secondo gol in rovesciata della storia dei Campionati europei.  Il primo fu siglato dall’attuale Ct dell’Italia Antonio Conte in una sfida tra Italia e Turchia a Euro 2000.

Shaqiri e i rapporti con Mancini all'Inter

Una bella rivincita per Shaqiri anche nei confronti dell’Inter che nella scorsa estate ha ceduto lo svizzero allo Stoke City solo pochi mesi dopo il suo arrivo. E pensare che proprio alla vigilia della gara, il calciatore dai grandi polpacci aveva dichiarato a “La Gazzetta dello Sport”: “Adoro l’Italia, ci tornerei: Milano, bella vita, il calcio. Magari in futuro tornerò a giocare da voi. Ma non ora, non ora. I tifosi sono stati fantastici. Mancini? Mai problemi con lui, Però è chiaro che non potevo stare a guardare le partite. All’inizio giocavo, poi sono finito in panchina. Ho sempre rispettato le sue scelte, ma spesso le cambiava, un po’ troppo".

Partita decisa ai rigori

Primo tempo molto divertente a Saint-Etienne sia sugli spalti colorati di biancorosso che in campo. Parte meglio la Polonia, padrona del campo e vicinissima al gol con Milik dopo una manciata di secondi. La squadra di Nawalka si fa preferire ma con il passare dei minuti, la Svizzera alza il suo baricentro rendendosi pericolosa con Shaqiri e Dzemaili. La Polonia però è più concreta e sfrutta alla perfezione un contropiede dopo iniziativa elvetica con Blaszczykowski che firma il suo secondo gol consecutivo a Euro 2016 dopo quello all’Ucraina.

Nella ripresa, la Svizzera strigliata da Petkovic entra in campo con un altro piglio. Gran pressing per la formazione elvetica che colleziona palle gol. Clamorose quelle collezionate da Rodriguez e Seferovic: il primo costringe Fabianski al miracolo con un calcio di punizione, il secondo colpisce una clamorosa traversa. Il ct ex Lazio aumenta il peso offensivo dei suoi, inserendo anche Embolo e Derdyok e il coraggio svizzero viene premiato. Ecco la Prodezza assoluta di Shaqiri che a 10’ dal termine s’inventa una sforbiciata da urlo al limite che beffa il portiere avversario. Un gol da antologia che infrange l’imbattibilità polacca e prolunga la sfida ai supplementari.

Nell'extratime la Svizzera sulla scia dell'entusiasmo per il pareggio continua a spingere trascinata da un super Shaqiri. Nonostante tutto però la Polonia, arroccata nella sua metà campo riesce a resistere anche grazie a Fabianski che nega la gioia del gol a Derdyok da ottima posizione. La gara scivola dunque ai calci di rigore

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