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Gabigol festeggia il primo gol in A: “Umiliato, fischiato, attaccato ma mai spaventato”

L’attaccante brasiliano ha scelto una frase del cantante brasiliano Projota per festeggiare il primo gol in Serie A. I paragoni con Ronaldo si sprecano ma, a vent’anni di distanza, è ingiusto raffrontare i due giocatori per una semplice coincidenza.
A cura di Vito Lamorte
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Il mondo Inter è sempre più pazzo di Gabigol. Dopo la rete decisiva nella gara di Bologna, adesso i tifosi sono sempre più convinti che possa essere il nuovo fenomeno a tinte nerazzurre. Quello di ieri è stato il coronamento di un percorso che va avanti da sei mesi: l'arrivo in Italia di Gabriel Barbosa era stato salutato come un evento e la presentazione molto appariscente aveva fatto passare l'investimento di Sunning come l'acquisto di un fuoriclasse pronto a mettere a ferro e fuoco le difese avversarie. Il poco impiego aveva fatto storcere il muso a quanti avevano pensato di avere trovato un nuovo idolo brasiliano e si era parlato di un possibile prestito nella sessione di mercato invernale. Pioli ha voluto trattenerlo e sta regalando sempre più spazio al brasiliano che domenica ha messo a segno il suo primo goal nel campionato di Serie A e ha regalato i tre punti all'Inter in una gara bloccatissima. Una tappa importante nell’ambientamento italiano di Gabriel Barbosa e subito sono partiti i paragoni con Ronaldo perché il Fenomeno si sbloccò proprio a Bologna il 14 settembre 1997 ma a vent'anni di distanza è ingiusto raffrontare i due giocatori per una semplice coincidenza.

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Gabriel sembra aver capito che il calcio italiano è molto diverso da quello brasiliano e sta lavorando per poter essere sempre pronto ad ogni chiamata di Pioli.

"Sono stato fischiato, sono stato umiliato, sono stato attaccato. Sono stato offeso, minacciato ma mai spaventato. Sono stato applaudito, riverito, onorato, premiato dagli uomini e benedetto da Dio". L'attaccante nerazzurro ha voluto festeggiare il primo gol in Serie A e ha postato una foto su Instagram della sua esultanza, con il testo della canzone "Muleque de Vila", del rapper brasiliano Projota.

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