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Inter-Frosinone: 4-0, poker e primato solitario in classifica per Mancini

Per la prima volta in campionato l’Inter segna più di un gol a San Siro e ne fa 4 al malcapitato Frosinone: Biabiany, Icardi, Murillo e Brozovic gli autori della goleada che lancia i nerazzurri in testa alla classifica da soli. E li prepara da protagonisti al prossimo Monday Night quando andrà al San Paolo per affrontare il Napoli.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla fine è arrivata anche la goleada nerazzurra. La squadra di Mancini ha impiegato 13 giornate per sfatare il tabù dell'1-0 casalingo. Prima di questa sera i nerazzurri non avevano mai segnato più di una rete a San Siro. Contro il Forsinone ne sono arrivate tre anche se potevano essere molte di più. Ma va bene così: l'Inter ritrova la vetta solitaria in classifica proprio alla vigilia del big match del San Paolo contro il Napoli secondo a 28 punti con la Fiorentina. Mancini ha stravolto la squadra e provato una formula molto offensiva che ha dato i propri frutti con il primo gol del parigino Biabiany nel primo tempo, e le repliche di Icardi e Murillo nella ripresa. Confermando la miglior difesa del campionato e un attacco che finalmente si è sbloccato.

Primo tempo: Biabiany decisivo

Super Handanovic – Parte forte l'Inter con una trazione anteriore importante dove Mancini ha scelto Jovetic, Ljaijc, Biabiany e Icardi in avanti per sfondare subito contro il Frosinone alla prima assoluta contro l'Inter a San Siro in un match di serie A. I ciociari subiscono nei primi minuti il pressing nerazzurro con Leali che deve anche sporcarsi i guanti da subito. Ma al 7′ è il Frosinone a sfiorare per primo il vantaggio: splendido tiro al volo di Soddimo e super Handanovic che vola e mette in corner.

Testa a testa – Gara che resta viva, il Frosinone di Stellone si scuote dal torpore dei primi minuti e cresce soprattutto a centrocampo. L'Inter non sfonda, le emozioni calano con l'avanzare dei minuti e Handanovic e Leali non devono più compiere alcun intervento decisivo fino al 25′. Squadre che lasciano molto giocare l'avversario, con poco pressing sui portatori di palla e l'intenzione di lasciare alla fantasia dei singoli i colpi risolutivi: nell'Inter, Jovetic e nel Frosinone, Soddimo su tutti.

Break Biabiany – Al 29′ però i nerazzurri passano: proprio Leali non trattiene un tiro non irresistibile di Jovetic con Jonathan Biabiany che raccoglie da due passi e insacca in rete la palla dell'1-0 nerazzurro. Festeggiamento per il francese al suo primo centro in nerazzurro quest'anno. L'Inter ci crede, prende fiducia e prova a chiudere il match non riuscendoci. Il primo tempo però si conclude con gli applausi di San Siro per la squadra di Mancini.

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Secondo tempo: Icardi-Murillo-Brozovic gol

Maurito la mette – La ripresa rivede Biabiany protagonista assoluto: 60 secondi di gioco e il parigino si invola sulla destra con una galoppata di 50 metri palla al piede che si conclude con un tiro in corsa che però non trova la porta di Leali. Il gol diventa una formalità qualche istante dopo: Mauro Icardi si sblocca e trova il 2-0 con una felpata sotto misura che supera Leali per il 2-0 nerazzurro. Gara che si dipana su binari nerazzurri, finalmente a segno  con più di una rete davanti al proprio pubblico.

https://www.youtube.com/watch?v=E5Y0jBtrDL0

Tris sfiorato – La partita resta in mano ai nerazzurri e Mancini non cambia assetto in avanti. In difesa, invece, fa respirare Nagatomo sostituito da Ranocchia che si pone centrale con Miranda mentre Murillo scala a destra in una inedita veste di laterale destro. Il Frosinone sembra crederci ma l'Inter gioca con una incredibile sicurezza dei propri mezzi. Al 68′ sfiora il tris Ljaijc con la difesa del Forsinone che salva in extremis sulla linea della propria porta. Gara a senso unico tra gli applausi di San Siro.

Murillo e Brozovic a segno – L'Inter mantiene in pugno il match, col terzo gol di Murillo (su assist di tacco di Jovetic) e con il quarto di Brozovic a tempo scaduto, con la goleada tanto attesa per festeggiare il primato solitario ma qualcosa sembra essersi sbloccato nella squadra di Mancini che  – demerito anche del Frosinone – riesce a fare anche accademia a San Siro, mantenendo possesso palla e provando verticalizzazioni improvvise con tutte le proprie armi a disposizione. Con i tifosi che applaudono a scena aperta una squadra che ha ripreso la testa solitaria che mancava dalla quinta giornata di campionato.

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