Inter e Sassuolo si scambiano i centrali: Acerbi e Ranocchia
Il reparto difensivo dell'Inter necesita di un assetto nuovo, migliore se possibile, rispetto alle passate stagioni. Una volontà, quella di Roberto Mancini che si manifesta anche con il possibile sacrificio di Murillo, arrivato insieme a Miranda e tra coloro che potrebbero essere sacrificati in vista di una campagna acquisti volta a migliorare e rinforzare la squadra. Anche secondo le nuove norme imposte dall'Uefa e che la Figc ha deciso di far rispettare da quest'estate. Ecco perché c'è l'interesse per il difensore oggi al Sassuolo, Acerbi, italiano pronto all'uso per far coppia centrale con Miranda.
Ci sarebbe Andrea Ranocchia, che era stato girato in prestito alla Sampdoria a gennaio tra diverse polemiche e incomprensioni ma che oggi non rientra più nelle idee tecniche dell'allenatore nerazzurro Roberto Mancini che non ha mai creduto in lui e che non avrebbe intenzione di riaverlo in rosa. Nelle ultime settimane i nerazzurri hanno provato a intavolare diverse trattative col club di Giorgio Squinzi, proponendo proprio Ranocchia.
Ci sarebbero altre contropartite tecniche sul piatto, come Puscas, Andreolli e Santon. L'idea iniziale era Vrsaljko poi passato a suon di milioni all'Atletico Madrid, ma anche la pista Acerbi è rimasta da subito calda. Lo spiraglio per una trattativa si è aperto con il Sassuolo che – dovendo partecipare alla prossima Europa League – si deve comunque rinforzare un po' in ogni reparto e l'idea di avere Ranocchia in squadra non dispiacerebbe il tecnico Di Francesco.
Acerbi, che attualmente guadagna 900mila euro a stagione, ha chiesto 1,5 milioni all’anno per trasferirsi alla corte di Roberto Mancini. Una richiesta alta, eccessiva, ma che potrebbe trovare una via di mezzo come punto d'incontro, attorno al milione annuale. L'ex difensore del Milan, però, potrebbe sbarcare alla Pinetina soltanto in caso di partenza di Juan Jesus. Anche per Ranocchia, inoltre, c'è il nodo ingaggio: il nerazzurro oggi guadagna sui 2 milioni a stagione mentre il monte stipendi neroverde è di 1,1 milioni. Perché l'affare si faccia entrambi i difensori dovrebbero ridursi gli emolumenti.