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Inter, crisi nera: Icardi da record non basta per vincere

Per la prima volta nella storia dell’Inter in Serie A un giocatore segna una tripletta ma la squadra non porta a casa i 3 punti. Il capitano nerazzurro nel dopo gara non riesce a capire i motivi di questa debacle: “C’è davvero poco da dire”.
A cura di Vito Lamorte
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Mauro Icardi non si è tirato indietro, ci ha provato fino alla fine ma non è riuscito a portare punti nel fienile dell'Inter. Il numero 9 nerazzurro ha segnato tre goal nella sciagurata gara di Firenze ma era triste dopo il triplice fischio: l'Inter ha perso 5 a 4 con la Fiorentina e il suo sforzo non è stato sufficiente per dare i punti alla sua squadra. L'attaccante argentino ha realizzato la rete del momentaneo vantaggio interista (2-1) e le reti che hanno accorciato le distanze (5-3 e 5-4) nel finale ma la Viola ha portato a casa un'importante vittoria.

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Maurito ha raggiunto 24 reti in campionato, la stessa quota di quando vinse la classifica cannonieri, e  tiene viva la polemica se debba essere convocato dell'Argentina: il licenziamento di Edgardo Bauza sembra poter aprire finalmente le porte della Seleccion. Nella debacle incomprensibile e indescrivibile dell'Inter a Firenze c'è un altro aspetto negativo: per la prima volta nella storia dell'Inter in Serie A un giocatore segna una tripletta ma la squadra nerazzurra non porta a casa i 3 punti.

"C’è davvero poco da dire"

Il capitano ai microfoni di Premium Sport ha parlato della prestazione della squadra a Firenze: "C’è davvero poco da dire. Un secondo tempo inspiegabile. Siamo dispiaciuti perché abbiamo concesso tantissimo. Non possiamo permetterci di prendere 4 gol in 15 minuti". Mauro Icardi non si limita a parlare dell'ultima gara ma analizza il periodo che sta vivendo la sua squadra:

Non c’è una spiegazione. È un mese che non so come descriverlo. Ci è andato tutto malissimo. Siamo tutti vicini per uscire da questo periodo che ci sta penalizzando. Bisogna guardare gli errori fatti e correggerli. Fuori dall’Europa? Con la squadra che abbiamo meritiamo almeno di giocare l’Europa League. Mancano ancora 5 partite alla fine. Ci dobbiamo provare fino al 28 maggio.

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