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Inter-Bayern Monaco 2011, Arrigo Sacchi: se c’è la grinta, nerazzurri favoriti

Agonismo, velocità e tecnica. Così l’Inter può e deve vincere contro il Bayern. Parola di Arrigo Sacchi che con il suo Milan giocava proprio così.
A cura di Alessio Pediglieri
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Arrigo-Sacchi inter bayern

Arrigo Sacchi se ne intende di super sfide e di vittorie internazionali. Ai tempi del Milan "degli olandesi", proprio lui sedeva su una panchina invidiata dal mondo. Quel Milan sapeva vincere e divertire, sempre in qualsiasi appuntamento inventando un nuovo modo di fare e vivere il calcio.

Sono passati moltissimi anni, ma Arrigo Sacchi, dopo svariate e non proprio altrettanto gloriose vicissitudini su altre panchine ed in altri club, oggi è un affermato opinionista che non si tira indietro quando c'è da analizzare Inter-Bayern 2011, primo ottavo di finale in programma fra poche ore: ""Leonardo per sua mentalità non interpreterà l'incontro con il vecchio stile italiano, ovvero difesa e contropiede: proverà a vincere con la tecnica, l'attacco e possibilmente il bel gioco, ma per far questo in Europa è fondamentale giocare un calcio diverso da quello che si pratica nel nostro campionato. Le individualità sono decisive solo se giocano con e per la squadra; intensità, possesso palla, organizzazione e pressing sono imprescindibili".

Queste le parole apparse oggi sulla Gazzetta: "Leonardo sta svolgendo un ottimo lavoro sotto il profilo psicologico, tecnico e dell'empatia, ma gioco e organizzazione di squadra sono ancora da definire, dunque si profila una sfida molto più equilibrata e incerta rispetto a otto mesi fa, nonostante gli acquisti di Ranocchia (bravissimo) e Kharja. Ciò che preoccupa di più è il fatto che motivazione e grinta sembrano ancora assai lontane rispetto a quelle del passato recente".

Ed infine l'analisi anche del Bayern: "Gli uomini di Van Gaal cercheranno la rivincita con furore. In fase offensiva possono contare su un copione ben definito e collaudato e la loro ricerca della vittoria attraverso il gioco, la mentalità offensiva e la convinzione che il collettivo migliori il singolo sono ottimi propulsori: i vari Gomez , Robben, Ribery e Muller si avvantaggeranno della possibilità di avere il dominio del pallone. Il punto debole dei tedeschi è invece una difesa poco organizzata e individualmente non eccelsa: potranno soffrire la rapidità dei giocatori dell'Inter come Eto'o e la tecnica di Sneijder, Stankovic, Pandev".

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