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Inter, Ausilio e il mercato: “Siamo a posto così. Kondogbia e Banega? Restano”

A margine della sfida contro il Chievo, il direttore sportivo nerazzurro ha chiarito le strategie del club milanese: “Gagliardini era l’obiettivo principale e siamo contenti di averlo preso. Verratti per giugno? Non voglio illudere nessuno”.
A cura di Alberto Pucci
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Archiviata la pratica Chievo e applaudito l'ottimo esordio di Roberto Gagliardini, l'Inter si gode il "day after" di San Siro e guarda con fiducia alle prossime due partite di campionato: entrambe alla portata della squadra di Stefano Pioli. Contro Palermo e Pescara, infatti, i nerazzurri potranno allungare a sette le vittorie consecutive: un eventuale biglietto da visita da presentare alla Juventus, avversaria nel big match dello Stadium il prossimo 5 febbraio. Entro quella data, inoltre, verrà tolto il velo dalla rosa che Pioli avrà a disposizione fino a fine stagione. Gli ultimi giorni di mercato, saranno infatti importanti anche per la società di Suning. A svelare le strategie nerazzurre, ci ha pensato Piero Ausilio: "Il mercato è sempre lungo e noi abbiamo progettato tutto per tempo – ha spiegato il direttore sportivo ai microfoni di "Premium Sport" – Dopo l'arrivo di Gagliardini, che era il nostro obiettivo, direi che siamo a posto così".

Il sogno Verratti

L'innesto del giovane centrocampista bergamasco, ha avuto l'effetto di un elettroshock nell'undici di Stefano Pioli. Un esordio più che positivo che ha alimentato nuovi sogni di mercato. Ausilio ha però gettato acqua sul fuoco: "Faremo qualcosa in uscita, non credo in entrata – ha continuato il ds interista – Stiamo invece ascoltando proposte per far uscire, magari in prestito, Gnoukouri, che è giovane e ha bisogno di giocare. Kondogbia e Banega, invece, rimarranno con noi. Verratti per giugno? Non faccio nomi e non voglio illudere nessuno. Abbiamo una società forte e i tifosi devono stare tranquilli, perchè Suning vuole riportare in alto l’Inter. Dobbiamo rispettare il Fair Play Finanziario, ma non è detto che non si possano fare colpi senza spendere. Icardi? Con un attaccante come lui è normale che gli altri rimangano in seconda fila o terza fila".

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