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Iniesta crea, Morata segna: la Spagna batte la Turchia e vola agli ottavi

Partita senza storia a Nizza, con i campioni in carica che hanno dato spettacolo grazie alle giocate del suo genio e al “killer istinct” dello juventino. Per gli iberici, in gol anche Nolito.
A cura di Alberto Pucci
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Non poteva esserci cornice migliore (l'Allianz Riviera di Nizza) per i campioni in carica della Spagna: protagonisti di una serata magica contro una Turchia in evidente difficoltà. Se contro la Repubblica Ceca le Furie Rosse sono riuscite a trovare il gol vittoria solo all'87esimo, di fronte alla difesa colabrodo turca Morata e compagni hanno avuto vita facile: dilagando in maniera fin troppo semplice. Imbattuta da 13 partite all'Europeo (ultimo ko nel 2004 contro il Portogallo), la formazione di Vicente Del Basque ha aggiunto un'altra vittoria alla collezione privata del ct iberico. Un successo figlio di una qualità che è ormai un marchio di fabbrica e che ha permesso agli spagnoli di vincere le ultime due edizioni europee. Per la Turchia, che contro gli spagnoli ha vinto solo nel 1954, non rimane altro che sperare in un successo nell'ultima gara contro la Repubblica Ceca e in un ripescaggio tra le migliori terze.

Mal di testa turco

A pochi giorni dalla vittoria di misura contro la Repubblica Ceca, la Spagna di Vicente Del Bosque ha messo subito in chiaro le cose contro la Turchia di Fatih Terim. La prima occasione è arrivato dopo soli 11 minuti di gioco con Alvaro Morata che, dopo il servizio di uno Jordi Alba scatenato, ha scheggiato il palo della porta di Babacan. Un biglietto da visita niente male per le Furie Rosse, vicine al gol anche sessanta secondi più tardi con Piqué. Messa a referto anche una chance per la squadra avversaria, la Spagna è passata in vantaggio meritatamente al 34esimo con Alvaro Morata: letale nel deviare il pallone di testa e a trafiggere il portiere turco. Un cazzotto in pieno volto, che ha fatto barcollare i ragazzi dell'imperatore Terim, prima del gancio decisivo: arrivato tre minuti dopo grazie alla zampata di Nolito, servito inavvertitamente da un rinvio sbilenco di Topal. Un primo tempo di pura accademia per i campioni in carica, reso ancor più facile dalla pochezza difensiva della squadra turca.

Nel segno di Iniesta

Poteva fermarsi la corazzata spagnola, di fronte ad una partita già in discesa dopo il primo tempo? La risposta l'ha data quel genio assoluto di Iniesta che, dopo neanche cinque minuti, ha inventato un assist straordinario per l'imprendibile Jordi Alba (in posizione, però, di fuorigioco) che ha scaturito l'assist per il facile 3-0 di Morata. Un dominio incontrastato che la Turchia non è riuscita a fermare nonostante qualche buona occasione davanti a de Gea. Il largo vantaggio, che ha permesso al commissario tecnico spagnolo di far entrare nel corso della ripresa qualche riserva di lusso, ha acceso la "ola" della tifoseria spagnola: cominciata dopo i fischi dei turchi nei confronti dei propri beniamini. Con la vittoria già in cassaforte, la Spagna ha così badato a controllare i rimanenti minuti del secondo tempo senza infierire e lasciando l'iniziativa all'avversario: incapace di segnare anche nella clamorosa occasione finale di Sahan.

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