10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Inghilterra: scappa per un concerto, arbitro sospeso dalla federazione

Curiosa disavventura per uno dei fischietti inglesi più importanti, fermato dalla federazione inglese per aver violato il regolamento comportamentale.
A cura di Alberto Pucci
10 CONDIVISIONI
Immagine

Musica e calcio. Due passioni incontrollabili che, spesso, hanno finito per avvicinare tifosi e fans. La storia che ci arriva dall'Inghilterra, è degna di un romanzo di Nick Hornby: uno che del calcio e della musica, ci ha fatto una ragione di vita. Il protagonista principale è il trentanovenne arbitro Mark Clattenburg, uno dei più famosi e stimati direttori di gara della Premier League. Designato per l'incontro tra il West Bronwich ed il Crystal Palace, Clattenburg ha violato il regolamento imposto dalle federazione inglese per aver viaggiato da solo verso Halfords Lane (dove sorge l'impianto del WBA), senza la compagnia dell'intera terna arbitrale che dovrebbe viaggiare insieme per questioni di sicurezza. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i dirigenti della federazione, che hanno sospeso per le prossime settimane Mark Clattenburg.

La passione per la musica – A tradire il fischietto nato nella contea di Durham, internazionale dal 2006 ed elettricista di professione, il suo folle amore per la musica di Ed Sheeran: cantautore britannico di Folk Rock. Nello stesso giorno di WBA-Crystal Palace, infatti, Clattenburg ha voluto partecipare anche al concerto del suo artista preferito che avrebbe cantato a Newcastle, a quasi quattro ore di macchina dallo stadio dove avrebbe diretto il match. Trecento chilometri passati in solitudine, magari fischiettando le "hit" del suo cantante preferito, che non sono passati inosservati. Come ha riportato il "Daily Mail", Clattenburg è stato punito con la sospensione. Una condanna dura, dovuta anche al colloquio "indiscreto" che l'arbitro pare aver avuto, prima della sfida, con un dirigente del Crystal Palace. Non è la prima volta che Clattenburg viene messo sotto processo. In passato, infatti, il direttore di gara aveva già avuto problemi con la federazione per una condotta fuori dal campo particolarmente sopra le righe e, soprattutto, dopo le presunte frasi razziste che il fischietto "dedicò" al giocatore del Chelsea, John Obi Mikel, durante un Manchester United-Chelsea dell'ottobre del 2002.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views