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Inedito John Elkann su Calciopoli: “Moggi? E’ evidente che s’era montato la testa”

Le dichiarazioni nel docu-film che verrà proiettato in 300 sale dal prossimo 10 ottobre. In cui si narrano 90 anni di storia bianconera tra scudetti, la Terza Stella, Calciopoli e retrocessioni. Esaltando la supremazia juventina sulle milanesi senza fare minimo accenno alla Torino granata.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus sul grande schermo. Accadrà tra il 10 e il 12 ottobre prossimi, quando verrà proiettato in 300 sale cinematografiche di tutta Italia il film documentario sui campioni d'Italia "Bianconeri-Juventus Story". Un lavoro di indagine e di storia attorno al mondo juventino redatto dai registi Marco e Mauro Villa che raccontano le gesta del club più titolato e la famiglia Agnelli ad esso da sempre legata. Un racconto che ovviamente ha parti caldissime, come la parentesi di Calciopoli, gli scudetti consecutivi, l'epopea degli Agnelli, il loro addio e il ritorno di Andrea con gli Elkann. E poi la grande rivalità con le due milanesi, l'Inter di Moratti e il Milan di Berlusconi.

Per il Torino, nel docu-film binaconero non c'è spazio nemmeno per un piccolo derby. La scelta dei registi è stata chiara e dichiarata: troppo materiale e soprattutto la voglia di raccontare la rivalità con la Milano calcistisca. Per i granata nemmeno un accenno, come non esistessero. Così, in quasi 90 di storia c'è solo da raccontare la grandezza bianconera nei confronti delle due squadre di Milano con il raggiungimento della terza stella.

L'assenza del Toro – Un progetto nato a New York con l'intento di raccontare il calcio italiano e internazionale con i filtri in bianconero: "Questo film ricorda il nostro passato, è molto emozionante, ma la storia bianconera prosegue", ha sottolineato John Elkann. Una storia di quasi90 anni, raccontati attraverso filmati dell'archivio storico bianconero,  fotografie digitalizzate, pagine di giornali d'epoca, interventi illustri, dall'Avvocato a Platini, e splendide musiche ad accompagnare la voce narrante di Giancarlo Giannini. Una storia che narra di scudetti, vittorie, successi e dolori.

Moggi e Capello – Perché  in mezzo a tanta gloria c'è anche spazio per raccontare il 2006, l'anno di Calciopoli, delle condanne, della retrocessione in Serie B: "La situazione si trasformò in una grande guerra contro la Juventus – dice il presidente John Elkann in un commento inedito che apre la piaga anche sul rapporto oramai disfatto con l'allora direttore generale Moggi, a capo di una Triade che i tribunali condannarono e punirono:  "Non c'è dubbio che il direttore Luciano Moggi si era montato la testa. Quanto all'addio di Capello, quando le cose vanno male, pochi soldati restano al tuo fianco".

La Terza stella – Parole dure, mai quanto l'assenza della Torino granata nel documentario: "Abbiamo dovuto eliminare una parte in cui l'Avvocato ammetteva che il derby rappresentava per lui la partita più triste di tutte – spiegano i registi Marco e Mauro La Villa -. Il film racconta soprattutto la rivalità tra la Juve e le squadre milanesi. Per non andare fuori tema, abbiamo dovuto tagliare anche alcune sequenze" raccontano i registi. Che hanno voluto esaltare la Terza Stella, a coronamento di un traguardo raggiunto beffando in un sol colpo Inter e Milan incapaci di raggiungere perfino la seconda.

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