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Impresa Fiorentina: 2-1 alla Juve nel segno di Kalinic e Badelj

Il primo gol è arrivato a fine primo tempo, giocato in modo impeccabile dagli uomini di Sousa. A inizio ripresa, il raddoppio, che scuote la Juventus che finalmente inzia a giocare. Una rimonta firmata Higuain ma che non si completa facendo rimediare la quarta sconfitta stagionale per Allegri. Campionato riaperto.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Viola stoppa la corsa della Juventus e vendica la sconfitta dell'andata al JStadium. La Juve rimedia la quarta sconfitta stagionale, ancora una volta lontana da casa, vede avvicinarsi il plotone delle inseguitrici ma non perde la testa, con un +1 sulla Roma ma con una gara ancora da recuperare. Una gara che la Juve ha iniziato a giocare solamente una volta in svantaggio per 2-0, dopo le reti di Kalinic a fine primo tempo e di Badelj ad inizio ripresa. Una rimonta lanciata dal solito Higuain ma che non si è compiuta fino alla fine, lasciando il Franchi mestamente.

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Un brutto stop per la Juve, una rinascita gigliata in una serata che potrebbe dare una nuova svolta alla squadra di Paulo Sousa e riaprire la corsa verso un tricolore che solo prima di Natale sembrava già cucito sulle maglie bianconere.

Sfida totale, i tre punti un dettaglio

La Fiorentina prova a fare lo sgambetto di inizio girone di ritorno alla capolista Juventus, in un match sentitissimo in riva all'Arno. E i viola di Paulo Sousa partono a mille, mettendo in difficoltà la formazione bianconera. Gli uomini di Allegri vengono sopraffatti dalla voglia di imporsi dei padroni di casa che nel primo quarto d'ora sfiorano la rete per ben tre volte, colpendo anche un palo esterno, dimostrando un approccio perfetto in una sfida che potrebbe significare molto di più di semplici 3 punti in palio.

Viola pericolosi, Buffon salva tutto

I viola sono messi meglio in campo, veloci ai lati, precisi in mediana, pungenti in avanti con Kalinic. Il 3-4-2-1 di Sousa è meglio messo in campo rispetto al classico 4-4-2 voluto da Allegri dove i due gioielli argentini Higauin e Dybala non toccano quasi mai palla per la prima mezz'ora di gioco. Tatarusanu non deve mai compiere alcun intervento mentre Buffon sporca i propri guanti in almeno due occasioni per salvare la propria porta.

Bernardeschi si sveglia, Kalinic segna

La Juventus col passare dei minuti esce dal guscio, prende possesso del campo, prova a costruire e a gestire una partita difficile, per l'avversario e l'ambiente caldissimo. Il gioco ne risente e non appena la Viola frena per respirare i ritmi si abbassano senza creare occasioni da gol. Un primo tempo che sembra destinato allo 0-0 quando è Bernardeschi a scuotere il Franchi: palla perfetta a Kalinic al 41′ che buca Buffon per il vantaggio gigliato prima dell'intervallo.

Badelj-Chiesa, raddoppio viola

La ripresa inizia con i fuochi d'artificio, con la Fiorentina subito arrembante e che sfonda per la seconda volta nella difesa juventina: Badelj al 55′ prova il tiro dalla distanza che trova sulla traiettoria Federico Chiesa che inganna Buffon con la palla che si infila in rete. Tripudio del Franchi e Viola sul velluto con la Juventus stordita da un inizio di secondo tempo inaspettato.

Higuain non ci sta, Juve in gol

I bianconeri reagiscono subito, la Juve si riorganizza e inizia a macinare gioco con personalità. Passano 6 minuti e il risultato cambia ancora, con il solito Pipita Higuain che riporta i campioni d'Italia in partita con un rasoterra che supera Tatarusanu dopo aver approfittato di un errore difensivo di Olivera. Gara che resta apertissima e giocata ad altissimi livelli soprattutto grazie alla squadra di Sousa che vuole chiudere il match.

Forcing bianconero, Viola vicini al tris

Finale con la Juve a trazione anteriore e Allegri che mette in campo anche Mandzukic oltre a Higuain, Dybala, Pjaca e Cuadrado. I bianconeri diventano ben presto padroni assoluti del campo e del gioco con la Viola che ripiega su se stessa alla ricerca di un successo che varrebbe tantissimo. Ma la Juve non ci sta, la Fiorentina soffre, subisce, spera di agire in contropiede non appena si possa, in attesa del 90′. Che arriva senza ulteriori patemi, con il tris sprecato da Ilicic ma festeggiando con una vittoria di prestigio e di peso che potrebbe riaprire il campionato.

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