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Il ritorno di Jovetic: assist, qualità e gol. E l’Inter festeggia

L’ex viola si riprende in 90 minuti una rivincita sul nostro campionato ritagliandosi con merito la palma di miglior giocatore della prima giornata. Entrato dopo l’infortunio di Icardi ha trascinato i nerazzurri ad una sofferta vittoria contro l’Atalanta, segnando con una magia la rete decisiva al 93′.
A cura di Alessio Pediglieri
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Prima della partita contro l'Atalanta lo aveva detto: "Per vincere lo scudetto a quest'Inter servono altri rinforzi". E lo ha ribadito a fine gara. E sempre prima della gara contro i bergamaschi doveva stare in panchina, per scelta tecnica di Roberto Mancini. E invece Stevan Jovetic è entrato a gara iniziata, per sostituire l'infortunato Icardi e si è presentato ai suoi nuovi tifosi con una gara maiuscola coronata dalla magia decisiva al 93′ con il gol che ha consegnato i 3 punti all'Inter. E trasformato le parole in una semplice dichiarazione di circostanza.

Protagonista per caso – Tra i tanti che hanno fallito l'appuntamento con il debutto in serie A, non c'è di certo l'ex City e Fiorentina che ha sbaragliato anche gli ultimi detrattori giocando un match da assoluto protagonista. Assist, qualità e quantità ma soprattutto il gol decisivo con una magia alla Del Piero al 93′, regalando i primi pesantissimi tre punti alla banda Mancini.

https://www.youtube.com/watch?v=rfp9isOKQlk

Con la valigia in mano – Lui, scartato dalla Viola davanti ai soldi presentati dal Manchester City. Lo stesso trequartista che in Inghilterra non si è mai ritrovato, anelando spesso di ritornare in Italia. Sogno tramutato in realtà per volontà di Roberto Mancini che gli ha (ri)aperto le porte della Serie A con i colori nerazzurri. Molti i dubbi sulla sua tenuta fisica, altrettanti per la disposizione tattica in campo. Ma la prima è andata bene, anzi benissimo con San Siro che lo ha applaudito e osannato come il nuovo Messia.

Sogno o realtà – Presto per dire che Jovetic è un giocatore rinato. L'Atalanta ha dovuto giocare il secondo tempo in dieci, con un organico decisamente inferiore rispetto ai nerazzurri. E' vero, il montenegrino ha preso in mano la squadra e ha deliziato con passaggi illuminanti i compagni e provando la via del gol personale in più di una occasione, ma solamente il tempo dirà se è finalmente riuscito a fare il grande passo diventando un leader reale.

Dichiarazioni da campione – Intanto lui studia da grande, e lo fa anche nelle dichiarazioni di fine partita senza esaltarsi né esaltare un ambiente che da (troppo) tempo non godeva di un inizio così positivo: "Sono molto felice, è stata una partita dura contro un avversario che si difende bene. Ma noi abbiamo attaccato per tutta la gara e il gol doveva arrivare. Era importante partire bene oggi anche per conoscerci meglio perché siamo in tanti nuovi. La prossima sarà dura fuori casa, poi ci sarà la sosta e speriamo di riprendere bene. Lo scudetto? Troppo presto per parlarne. Abbiamo una buona squadra e andiamo passo per passo. Ci sono altre candidate per il titolo"

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