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Pagellone di mercato: Juve da 9, 8 al Napoli, Toro da 7.5. Milan rimandato a gennaio

Diamo i voti al calciomercato delle 20 di A: Juve stellare, tante alternative per il Napoli, Inter bene ma incompleta, sufficienti le romane, male Milan e Fiorentina. Tra le altre, piacciono il Torino e le genovesi.
A cura di Mirko Cafaro
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Questa finestra estiva di calciomercato, ufficialmente chiusa dopo un'intensa giornata di trattative, ha segnato un'importante cesura rispetto al recente passato (anche grazie ai circa 400 milioni spesi da Juve, Inter e Napoli): per la prima volta, infatti, diversi big hanno cambiato casacca senza abbandonare la serie A. È il caso di Higuain e Pjanic, passati rispettivamente da Napoli e Roma alla Juventus, ma anche di Candreva, dalla Lazio all'Inter, e di Juan Jesus, dall'Inter alla Roma.

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Movimenti che hanno permesso di preservare il livello del torneo, a cui contribuiscono anche arrivi del calibro di Dani Alves, Benatia e Pjaca ancora alla Juve, Milik e Rog al Napoli (che ha rinnovato con Gabbiadini), Vermaelen e Gerson alla Roma, Joao Mario, Banega e Gabigol all'Inter, solo per citare i più rilevanti e/o costosi. Ma chi ha agito meglio tra le squadre che ambiscono alle prime posizioni? I nostri voti.

Juventus: voto 9

Mercato in stile Bayern Monaco con operazioni ad ampio raggio funzionali a elevare ulteriormente il livello dell'organico (Dani Alves), fornire maggiori alternative in tutti i reparti (Benatia e Cuadrado), assicurarsi giovani di prospettiva (Pjaca e Mandragora) e indebolire la concorrenza interna (Higuain e Pjanic). Anche le partenze, tuttavia, sono state di rilievo: da Pogba a Morata, da Pereyra a Zaza, elementi che hanno permesso di fare cassa, ma al tempo stesso sacrifici di rilievo, poiché elementi introdotti da tempo nel sistema di gioco di Allegri. Non assegniamo il 10 perché è mancato in extremis l'innesto dell'ultimo tassello a metà campo e perché sarà la prova del campo (soprattutto in Europa) a decretare il successo di questa campagna acquisti.

Napoli: voto 8

Il ds Giuntoli, al primo anno al Napoli, è riuscito nell'impresa sfuggita sempre nelle passate stagioni, ovvero affidare al tecnico due titolari per ogni posizione. Sintomatica la situazione a centrocampo: dopo aver vivacchiato a lungo con i vari De Guzman, El Kaddouri e Lopez, le alternative ora portano i nomi di Zielinski, Rog, Diawara e del jolly Giaccherini. Tutta un'altra vita insomma. Dietro la ciliegina Maksimovic ha permesso di sopperire all'infortunio occorso a Tonelli, ancora indisponibile, e in attacco toccherà a Milik e Gabbiadini non far rimpiangere Higuain con il supporto, in particolare, di un Mertens che sembra deciso a strappare stabilmente una maglia da titolare.

Roma: voto 6

Pjanic non è stato sostituito con un elemento di pari valore (il tanto corteggiato Borja Valero, per esempio), in attacco è rimasto l'equivoco Dzeko in un reparto che non prevede punte di ruolo, dietro è stata realizzata l'ennesima rivoluzione con il risultato di sottrarre ulteriori sicurezze alla squadra. A occhio e croce, insomma, un mercato molto meno efficace dei precedenti. Sette volti nuovi in difesa (Allison, Bruno Peres, Mario Rui, Vermaelen, Juan Jesus, Fazio e Seck) sono davvero troppi e i risultati si sono già visti; in mediana si punta tutto sul ritorno ad alti livelli di Strootman ed è forse un po' sottovalutato Paredes, davanti poco da segnalare oltre a quanto già detto.

Inter: voto 7

La nuova dirigenza cinese, dopo alcune titubanze iniziali, ha deciso di mostrare subito i muscoli congedando Mancini per De Boer e investendo grosse cifre sul mercato per gli arrivi di Candreva, Joao Mario e Gabigol. Per rendere davvero completa l'opera, però, sarebbero serviti esterni di difesa degni di questo nome (Ansaldi si è infortunato, Erkin è stato già bocciato, D'Ambrosio, Nagatomo e Santon non convincono), un'alternativa in più a Miranda e Murillo nel reparto centrale e un regista che permettesse a Banega di giostrare sulla trequarti e non davanti alla difesa. In aggiunta a queste valutazioni, non vanno trascurati i paletti del fair play finanziario che costringeranno i nerazzurri a schierare una formazione "monca" in Europa.

Fiorentina: voto 5.5

Questa volta Corvino ha convinto solo sul piano del risanamento dei bilanci viola – alleggeriti da stipendi e altri costi di rilievo – e Paulo Sousa non ha nascosto un po' di insofferenza. Sotto il profilo della rosa a disposizione, invece, la Fiorentina ha difeso Kalinic dalle avance del Napoli, trattenuto i preziosi Borja Valero e Vecino, ceduto solo alla super-offerta per Alonso, ma alla voce "nuovi arrivi" di garanzie se ne sono viste poche. Sanchez, Cristoforo e Olivera sono prospetti interessanti per la metà campo che sapranno rendersi utili sin da subito, Toledo e Hagi investimenti per il futuro, l'esterno Milic l'unico quasi certo di una maglia da titolare, ma oltre al ritorno di Tello Sousa si sarebbe aspettato ben altro.

Milan: voto 5

Le complicate operazioni di cessione della società hanno bloccato il mercato costringendo Montella a fare il cuoco con gli ingredienti a disposizione. I nuovi innesti hanno i volti di Gustavo Gomez, Vangioni, Sosa, Pasalic, Mati Fernandez e Lapadula, ma di fatto il neo-tecnico rossonero sta raccogliendo molto di più dai ritorni di Paletta e Suso e dall'insperata conferma di Bacca. Tutto rimandato a gennaio, con la speranza che i cinesi non "sbaglino il bonifico" (Montella dixit).

Lazio: voto 6

Uno dei mercati più efficaci della storia recente del club con l'arrivo di elementi subito disponibili e pronti a elevare il livello generale. Bastos e Immobile hanno già strappato applausi, Lukaku ha fatto intravedere cose interessanti, Wallace e Leitner potranno fornire il loro contributo alla causa e il last minute Luis Alberto ha un profilo molto interessante per gli esterni. Per converso la grana Keita e la partenza inevitabile di Candreva sono gli unici aspetti negativi di un'estate che – querelle-Bielsa a parte – sarebbe altrimenti trascorsa senza grossi scossoni.

Le altre di Serie A, Toro protagonista

Il Torino (7.5) è la squadra che meglio ha operato per assecondare le ambizioni europee di Cairo e Mihajlovic: gli arrivi di Ljajic e Iago (oltre al giovane Boye) completano un attacco di assoluto livello con Belotti, gli acquisti di Hart e De Silvestri conferiscono un altro profilo alla difesa, che può contare anche sugli arrivi degli esperti Castan e Rossettini.

Molto interessante anche la Sampdoria (7) di Giampaolo, che ha inserito nel motore elementi in grado di elevare il livello generale nell'immediato (Cigarini, Pavlovic, Bruno Fernandes) e in prospettiva. Da tenere d'occhio Linetty, Torreira, Praet e Schick. Non è da meno il Genoa (7) con la conferma di Pavoletti, il ritorno di Veloso e le possibili sorprese Ocampos e Simeone.

All'insegna della continuità il Sassuolo (6.5) che ha sacrificato Sansone e Vrsaljko, ma ha pescato ancora bene dalla B con gli arrivi di Sensi, Mazzitelli, Ragusa, Ricci, Iemmello oltre al "lusso" Matri. Tra le neo-promosse è il Cagliari (7) quella messa meglio e che può spingersi anche oltre la sola corsa-salvezza, il Pescara (6) non è comunque messo male, grazie alla conferma di una parte del nucleo di base, mentre grosse perplessità suscita il Crotone (5) anche se nelle ultime ore ha provato a sistemare le cose con gli innesti di Falcinelli, Trotta e Crisetig. Completano il quadro Atalanta (6.5), Bologna (6.5), Chievo (5.5), Empoli (5.5), Palermo (5), Udinese (5).

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