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Milan ai cinesi, Berlusconi: “Voglio vendere ma solo se il club sarà in mani sicure”

Nuove voci su un imminente accordo con imprenditori cinesi coinvolge il club rossonero. Nelle prossime settimane ci dovrebbero essere sviluppi importanti: con un’offerta di circa 700 milioni per rilevare il 100%.
A cura di Alessio Pediglieri
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Si ritorna a parlare di vendita del Milan. A distanza di mesi da Mister Bee, il club rossonero si ripresenta alle cronache non solamente per aver esonerato il proprio allenatore Mihajlovic, virando decisamente su Brocchi, ma anche e soprattutto per nuove voci che vedono la società oggetto del desiderio di nuovi investitori asiatici. Dalla Cina, infatti, starebbe arrivando una delegazione pronta a rilevare pacchetti azionari milanisti in cambio di liquidità e investimenti finanziari. Il tutto nelle prossime settimane, anche se nessuno commenta e dopo l'affare Bee finito in un nulla di fatto, molti hanno deciso prima di vedere i fatti e solo dopo di parlare. "Voglio vendere – avrebbe ammesso all'Agi il presidente Berlusconi – ma fare anche in modo che finisca in mani stabili e sicure. Se vendo quote del Milan è solo per far sì che continui la sua storia gloriosa".

A cavalcare l'idea di una vendita societaria è soprattutto il Corsera che sostiene apertamente come il Milan possa cedere alla cordata cinese parte delle proprie quote. I nuovi investitori si appoggerebbero ad un advisor americano e che da tempo ha avviato personalmente una trattativa con Fininvest. Il gruppo cinese – si legge sul quotidiano – già un anno fa aveva avviato i primi contatti ma sembrava più affascinante il progetto di Bee, perciò all’epoca non furono presi in considerazione.

L’idea attuale ronza in testa al presidente Berlusconi – che sarebbe stanco di rimanere alla guida di una società come il Milan – è di partire con una maggioranza larga, tenendolo in qualità di presidente onorario, per poi arrivare nel tempo ad acquisire il 100% del club. Un progetto lungo e macchino ma ben strutturato: l’offerta sarebbe tra i 650 e i 700 milioni, certamente inferiore alla valutazione di Bee, ma comunque consistente e in grado di allettare Berlusconi. Ovviamente ai cinesi piacerebbe arrivare a firmare un contratto preliminare per luglio, in modo da poter intervenire sul mercato. Se tutto dovesse proseguire senza intoppi, il closing potrebbe arrivare tra qualche mese, in autunno.

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