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Il Milan ai cinesi: 700 milioni di buoni motivi perché Berlusconi venderà il club

La cessione a 700 milioni alla cordata cinese costituisce una reale possibilità di ripianare i debiti del club e uscire di scena lasciando il Milan con i conti in ordine. In 30 anni di gestione Berlusconi, attraverso la Fininvest, ha versato più di 860 milioni di euro nelle casse rossonere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un Milan in perdita, costante, soprattutto nell'ultimo triennio. L'impero rossonero di Silvio Berlusconi, fondato con l'acquisizione del club nel lontano 1986 si sta economicamente sgretolando. E così ha avuto ragione l'azionista di maggioranza del Milan, la cassaforte di famiglia, la Fininvest che ne detiene attualmente il 99,9%: vendere per rientrare dai costi. Per il patron rossonero uno smacco alla sua voglia di ripartire e rifondare una società che è stata ai vertici del calcio mondiale per anni, ma i continui esborsi per ripianare i bilanci hanno avuto la meglio. E oggi, davanti alle cordate cinesi pronte a rilevarne subito il 70% e entro l'anno il restante 30, sarà obbligatorio chinare il capo e acconsentire l'acquisizione. Per una cifra di circa 700 milioni di euro, poco meno di quanti Berlusconi ha investito in 30 anni di Milan.

Fininvest stanca di aiutare finanziariamente il Milan

I conti (fatti da calcioefinanza.it) sono devastanti: negli ultimi tre esercizi, Fininvest è dovuta sempre intervenire pesantemente e mai come in passato per tappare le falle finanziarie del club, incapace di rientrare con i successi sul campo e i ritorni sportivi. "Nel corso dell’ultimo esercizio – si legge sul sito di calcio e finanza – l’azionista di maggioranza Fininvest S.p.A. ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale e/o copertura perdite per complessivi 150 milioni di euro".

In 30 anni più di 860 milioni investiti

Tutto questo ha portato anche Silvio Berlusconi a ritornare sulle proprie decisioni e decidere di cedere la sua creatura agli imprenditori cinesi prima che tutto degeneri in un crollo senza ritorno.  Dal 1985 al 2015, la cifra complessiva che la famiglia Berlusconi ha investito nella società rossonera ha raggiunto l'ingestibile quota di 865,47 milioni di euro a fronte di un risultato netto complessivo di -785,25 milioni.

Vendita a 700 milioni, ultima spiaggia per risanare il club

La caduta è diventata senza fondo nelle ultime tre annate sportive. Dal 2013 a oggi, Berlusconi e la sua famiglia hanno investito nel Milan circa 91,3 milioni a stagione, senza portare a casa nessun trofeo importante che facesse rientrare dalle spese. Sempre escludendo la prossima finale di Coppa Italia del 21 maggio a Roma che vedrà i rossoneri affrontare la Juventus. Così, la proposta di 700-720 milioni per acquisire l'intero pacchetto azionario del Milan, oggi appare più che una semplice ancora cui aggrapparsi: potrebbe essere l'occasione unica per uscire di scena permettendo al club di ripartire con i conti a posto.

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