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Taarabt rigenerato: “Vado a letto presto e ho perso 11 kg in 3 mesi”

Dopo il fallimento nel Milan, al Tottenham e al benfica, il trequartista marocchino sembra essere rinato nel Grifone di Juric: gioco, qualità, sostanza. E una vita diversa: “Non bevo più, vado a letto presto e mangio bene. Ho capito che anche il calcio è un lavoro, in cui si devono affrontare i sacrifici”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tre anni fa aveva già assaporato l'Italia ma con una esperienza da dimenticare. Al Milan, durata poco più di una quindicina di presenze, nel 2014 prima di essere girato in Inghilterra al QPR: Adel Taarabt adesso però è tornato in Serie A e ha deciso di fare sul serio dimostrando a tutti di valere un posto fisso nel nostro campionato. Anche a se stesso, perché ad un passo dal baratro ha deciso di fare retromarcia, tornare ad allenarmi e impegnarsi come un serio professionista e i risultati oggi nel Genoa di Juric, si vedono.

Un talento sprecato

La scommessa di Juric

Il giocatore marocchino, il talento ce l'ha. L'ha sempre avuto, fin da piccolo quando iniziò a giocare nelle file del Lens. Ma non ha mai avuto la testa per capire come non sprecare le proprie doti. Un cammino difficile che è culminato in prestazioni opache e occasioni perse. Fino alla scommessa di Juric, al Genoa, dove ha lavorato sia sulla testa che sul fisico del giocatore per ridarlo al calcio in tutto il suo talento.

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Dal Lens al Milan, quante occasioni

Trequartista puro, Taarabt può giocare anche come ala su entrambe le fasce grazie alla sua tecnica e il talento. Molto abile nel dribbling uno contro uno, possiede anche a un buon repertorio di finte nonchè di un discreto tiro dalla distanza. Ma nel corso della sua carriera ha spesso avuto un rendimento incostante,sfiorando spesso il grande salto di qualità (nel Tottenham, al Milan e al Benfica).

La rinascita di Taarabt

L'amore ritrovato  per il calcio

Oggi, a 26 anni ha raggiunto la piena consapevolezza dei propri mezzi atletici e ha deciso di mettere la testa a posto: "Avevo perso l’amore per il calcio. Anche perdevo tornavo a casa e non mi importava. Ora se perdo sono arrabbiato, non mi do pace. Juric mi ha fatto ritrovare l’amore per il calcio. Ho trovato la forza per parlare con il mister e gli ho spiegato che stavo bene. Lui ha capito e quando gli ho chiesto una seconda chance mi ha dato una settimana per dimostrargli come stavo"

Dieta, a letto presto e sacrifici

Oggi Taarabt si è ripreso un posto da titolare nel Genoa e giocando così difficilmente ritornerà in panchina: "Non si può vivere di calcio e di divertimento. È un lavoro, l’ho capito bene. Dovevo cambiare e l'ho fatto. Mangio bene e bevo bene, ho perso 11 kg in 3 mesi. Insomma, vivo bene: alle 23 sono a letto. E poi sono tornato a lavorare tantissimo, in settimana e alla domenica. Non voglio più sprecare i sacrifici fatti."

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