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Il futuro di Totti (anche) nelle mani di Pallotta

Il presidente giallorosso dovrà essere l’ago della bilancia, ma qualsiasi decisione prenderà potrebbe essere quella sbagliata: con il rinnovo del Capitano, a giugno riceverebbe le dimissioni di Spalletti. E se prendesse ancora tempo avrebbe contro l’intera tifoseria e Totti che non starà di certo ad attendere giugno in silenzio. Intanto, il calciatore ha ripreso ad allenarsi tra sorrisi e autografi ai tifosi. In uno striscione l’attacco alla società.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma ha ripreso gli allenamenti a Trigoria in vista del match contro l'Empoli. Prima si è svolto un regolare lavoro in palestra poi in campo con i giocatori che non hanno partecipato alla vittoria contro il Palermo. E tra gli occhi di mille curiosi, giornalisti e tifosi ecco che nel gruppo più atteso era compreso anche Francesco Totti regolarmente presente, mentre per gli altri reduci dalla cinquina al Palermo si è svolto del lavoro defaticante. Per il capitano giallorosso c'è stato dunque il primo contatto con Spalletti dopo che l'Olimpico si è schierato a favore del giocatore. Ma adesso l'attenzione si sposta non solo su ciò che potrebbe accadere in settimana ma dal punto di vista contrattuale. Totti ha l'accordo in scadenza, Pallotta ha fatto sapere che sta dalla parte di Spalletti ma che non può lasciar partire o trascurare la posizione del Capitano.

La patata bollente c'è e anche se si decidesse di lasciarla raffreddare fino a fine stagione con un accordo non scritto tra i vari contendenti, tutto potrebbe comunque degenerare e creare più di qualche semplice problema al gruppo e al proseguo della stagione. James Pallotta, nolente o volente dovrà prendere una decisione sul futuro di Totti, in prima persona. Anche se non sarà facile: se rinnoverà il contratto, è probabile che a fine anno riceva sul tavolo le dimissioni di Spalletti e se non rinnoverà significherà avere contro l'intera tifoseria e chiudere anzitempo con il Capitano, nel peggiore dei modi possibili.

Comunque andrà sarà una sconfitta per la società che adesso sta cullando l'idea di tenere spalla al tecnico reduce da cinque vittorie consecutive e che sta dimostrando di avere in pugno la situazione. Una scelta ovvia, forse anche di comodo, di certo opportuna per salvare almeno la stagione in corso con un posto in Champions. Con i giallorossi qualificati anche per il prossimo anno nella massima Coppa continentale tutto potrebbe essere addolcito ma la pillola da mandar giù è di quelle grosse.

Lo striscione esposto dai tifosi della Roma
Lo striscione esposto dai tifosi della Roma

Totti non sembra avere nessuna intenzione di attendere giugno in silenzio, ai margini del progetto e in attesa di capire se Spalletti alla fine lo ritiene abile e arruolato o continuerà nel suo disegno di una squadra pensata senza il numero 10 in campo. E il contratto non è una banalità. Pallotta ha già fatto intendere che vorrà incontrare il capitano, con l'obiettivo di smussare gli spigoli e trovare una tregua utile a tutti. Ma Totti non vuole lasciare la Roma e Roma non vuole perdere il suo Re. Pallotta non potrà più cercare altro tempo perché il tempo stringe e la situazione è pronta a sfuggire di mano. Magari già dopo il ritorno da Madrid dove la Roma potrebbe rincasare senza più una Coppa da giocare.

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