Il dopo Ibra si chiama James Rodriguez: Psg pronto a pagarlo 100 milioni
Il Paris Saint Germain è pronto a sferrare l'attacco vincente per ingaggiare James Rodriguez, il colombiano triste del Real Madrid che fatica a trovare spazio, considerazione e un rinnovo soddisfacente di contratto. L'idea che sta passando nella testa dei magnati arabi è di presentarsi con una proposta irrinunciabile, pari a 80 milioni di euro. Come base, perché tra benefit, bonus e altro non ci sarebbero problemi a toccare la tripla cifra. Il progetto tecnico prevede invece di consegnare proprio a James lo scettro che fino a questa stagione era di Ibrahimovic inserendolo al centro del gioco.
Un progetto ambizioso ma che vuole essere vincente approfittando anche del fatto che a Madrid non è mai scoccata la scintilla. Dopo il promettente primo anno, pian piano James si è perso per strada stra i mille fenomeni che costellano la rosa del Real. Adesso però si potrebbe prospettare una proposta importante dalla Francia. Il presidente Nasser Al-Khelaifi, presidente del club francese, e Jorge Mendes, agente di James, godono da anni di una grande amicizia che potrebbe facilitare l'operazione. Infatti, i contatti tra i due sono costanti e Al-Khelaifi ha sempre avuto un debole per James Rodriguez. Già aveva provato a portarlo sotto la Torre Eiffel dopo la Coppa del Mondo in Brasile, anche se il capitano colombiano virò verso Madrid.
Stipendio da Paperone
La Casa Blanca non è disposta però a vendere a James. Il colombiano riesaminerà il suo futuro dopo la finale di Champions League il 28 maggio ma il club ha già comunicato che non sarà cedibile. Florentino Perez e Zidane sono i suoi principali sostenitori ed entrambi hanno deciso di tenerlo ma il multimilionario PSG avrebbero le ami economiche giuste per strapparlo alla Liga. Un nodo fondamentale da sciogliere sarà quello dell'ingaggio. Nella prima stagione lo stipendio del colombiano era di 7 milioni lordi salito a 7,7 milioni nell'attuale. Che potrebbero salire ancora in base alle clausole contrattuali. Un motivo in più per capire se da Parigi facciano davvero sul serio