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Il compleanno più spettacolare del calcio: la rovesciata compie 100 anni (video)

Mentre in Sudamerica litigano sulla paternità del gesto, l’Italia si contende la rovesciata più bella della storia del calcio: quella segnata da Bressan nel ’99 in Champions contro il Barcellona quasi eguagliata da Ibra in Svezia-Inghilterra.
A cura di Alessio Pediglieri
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piola rovesciata

La rovesciata compie 100 anni e mai come in questo calcio sempre più tattico e studiato ogni volta che viene compiuta assurge all'apoteosi del miglior gesto sportivo. Tutti i grandi campioni almeno una volta nella loro carriera hanno provato la famosa "bicicletta" e molti sono riusciti a rimanere immortalati riuscendo a segnare reti spettacolari. Dalla prima volta di cui si ha traccia della rovesciata – c'è chi dice a fine diciannovesimo secolo e chi nel primo decennio del ‘900 – fino ad oggi, il mondo del calcio è costellato da queste perle assolute.

Le liti sudamericane – Nemmeno fosse un premio da ritirare o un trofeo da inserire nella propria bacheca c'è chi litiga ancora a distanza di un secolo sulla paternità della rovesciata. Lo stanno facendo da sempre il Cile e il Perù che si contendono il gesto acrobatico. I primi lo assegnano a Ramon Unzaga Asla, spagnolo naturalizzato cileno che nel 1914 si inventa qualcosa che nessuno aveva mai visto prima: una capriola in volo colpendo il pallone in modo acrobatico. I nomi si sprecano, da "chorera" (mollusco) a "trizaga" (neologismo con il cognome del giocatore) fino a "chilena" (poi rivendicata da David Arellano, co-fondatore e calciatore del Colo Colo negli anni '20). Si psrecano anche le diatribe col Perù che rivendica l'invenzione della rovesciata, da loro ribattezzata "chalaca" (pesce tipico peruviano) datato addirittura a fine ‘800 nato in una sfida tra marinai.

Tra Piola e Parola – Fatto sta che al di là della paternità del gesto, la ‘bicicletta' in area è divenuta con il tempo un ‘must' per ogni campione che si rispetti e in ogni nazione ha avuto il proprio padre fondatore. In Italia, ad e esempio, fu praticata per la prima volta da Silvio Piola nel '39 ma la più famosa è quella di Carlo Parola, difensore bianconero che nel '50 venne immortalato in una foto oggi icona assoluta che campeggia ancora sulle figurine Panini.

Leonidas, Pelè e Maradona – Arrivando ai nostri tempi, la rovesciata ha accompagnato le storie calcistiche. Quelle brasiliane con Leonidas, la ‘Perla nera' che si cimentò nel gesto poi reso sublime da Pelè; quelle argentine con il Pibe de Oro che deliziò il nostro calcio e i nostri occhi con uno dei suoi gol più belli in serie A in un Pescara-Napoli 0-3 targato '84-'85; e quelle di tanti altri campioni che hanno giocato non solo nel nostro campionato ma che in giro per il mondo saranno ricordati per i loro spettacolari ‘colpi alla rovescia'.

Rovesciate rossonerazzurre – Tra questi, ci piace ricordare il gesto atletico fatto dal francese Yuri Dijorkaeff ai tempi dell'Inter: una rete in rovesciata contro la Roma, nell'incontro del 5 gennaio 1997, diventerà la copertina della campagna d'abbonamento nerazzurro per la stagione seguente. O Marco Van Basten che nel 25 novembre 1992 durante una sfida di Champions League, girone di semifinale gruppo B, surclassava da solo il Goteborg con quattro reti di cui una spettacolare in sforbiciata con palla nel ‘sette'.

La migliore: Bressan o Ibra? – O ancora, per arrivare ai giorni nostri, il "più bel gol mai visto" come lo ha definito Steve Gerard riferendosi al gesto di Zlatan Ibrahimovic in Nazionale, lo scorso novembre contro l'Inghilterra con una ‘bicicletta' incredibile da 30 metri, spalle alla porta con la palla che si infila sotto la traversa. O la vincente rovesciata nel derby di Manchester segnata da Wayne Rooney con la sfera che si infila nel ‘sette', o ancora – per citare i nostri protagonisti – quello che da più parti è considerato tra i più bei gol della storia mondiale del calcio: segnato da Mauro Bressan con la maglia della Fiorenta contro il Barcellona nell'edizione di Champions League del 1999

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